“Motore Italia” La chiave del rilancio

Il direttore interregionale Teresio Testa: «5,3 miliardi di euro per le Pmi di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta»

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è partito da Torino il ciclo di webinar che la Direzione Regionale Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta di Intesa Sanpaolo ha organizzato per presentare alle imprese del nord ovest “Motore Italia”, il nuovo programma strategico di finanziamenti e iniziative per consentire alle piccole e medie imprese italiane di superare la fase di difficoltà causata dalla crisi pandemica e rilanciarsi attraverso nuovi progetti di sviluppo e crescita. Il piano prevede un plafond nazionale di 50 miliardi di euro e mette a disposizione circa 5,3 miliardi di nuovo credito per le imprese delle tre regioni.
Anticipando i bisogni di liquidità e supporto in vista delle prossime scadenze delle misure governative, la misura fondamentale del programma stabilisce nuove soluzioni di allungamento della durata dei finanziamenti in essere, ampliando le iniziative di sostegno alla liquidità già messe in atto nel corso del 2020. Previsti inoltre ulteriori interventi per preparare le Pmi al rilancio economico e al recupero di competitività attraverso investimenti per la transizione digitale e sostenibile, in linea con i futuri obiettivi del Piano Na­zio­nale di Ripresa e Resilienza (Recovery Plan).
Alla presentazione hanno partecipato Teresio Testa, direttore Regionale Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta di Intesa San­paolo, Anna Roscio, responsabile Dire­zione Sales & Mar­keting Imprese, Fabrizio Guel­pa, responsabile Industry & Banking Research della Dire­zione Studi e Ricerche.
Il programma “Motore Italia” di Intesa Sanpaolo si compone di cinque linee di intervento, calibrate sulle direttrici strategiche della crescita del Paese che, complessivamente, po­tran­no innescare nuove erogazioni di credito per oltre 50 miliardi di euro, grazie anche al supporto delle risorse rese disponibili attraverso il Fondo Centrale di Garanzia e Sace.
Per accompagnare oggi le imprese nella strada della ripresa è essenziale individuare nuovi strumenti che favoriscano una prospettiva di medio-lungo periodo, in grado di rafforzare il posizionamento finan­ziario delle imprese, contribuire alla ricostituzione progressiva dei cash flow, recuperare sostenibilità finanziaria e cogliere opportunità per nuovi investimenti. Obiettivo a cui Intesa Sanpaolo punta grazie a “Motore Italia”, mettendo a disposizione nuove soluzioni per l’allungamento dei finanziamenti in essere fino a 15 anni, facendo leva sull’attuale quadro normativo che consente l’utilizzo delle garanzie del Fondo Centrale all’80% concesse ai sensi del regolamento sul “de minimis”.
Il secondo pilastro del piano punta a supportare nuovi investimenti per favorire il rinnovamento tecnologico, la transizione digitale, l’innovazione e la ricerca industriale delle Pmi. Altra fondamentale area di intervento è il percorso di ac­com­pa­gnamento alla transizione sostenibile delle imprese, dedicando misure per finanziare investimenti in ottica Esg ed economia circolare. La trasformazione del­le imprese in chiave di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (Esg) accresce infatti il valore della loro competitività, al tempo stesso l’adozione di modelli di business “circolari” sarà un fattore fondamentale per la crescita e il rilancio dell’economia italiana. Su queste premesse sono già attivi i nuovi S-Loans, che si affiancano al plafond destinato da Intesa Sanpaolo agli investimenti in circular economy. Si tratta di una linea specifica di finanziamenti volti a supportare le iniziative delle imprese verso la transizione sostenibile, che in pochi mesi dalla loro introduzione hanno già messo a disposizione oltre 800 milioni di euro per progetti realizzati da piccole e medie imprese. Intesa Sanpaolo ha attivato, inoltre, fin da agosto 2020, soluzioni per l’acquisto dei crediti fiscali legati al Superbonus previsto dal Decreto Rilancio. In pochi mesi il Gruppo ha raccolto richieste da parte delle imprese per oltre 13.000 progetti di riqualificazione per un controvalore di 1,8 miliardi di euro, che salgono a 35.000 includendo anche le richieste dirette da parte di privati e condomìni.
Il rafforzamento dell’offerta e delle strutture consulenziali de­dicate a operazioni di finanza straordinaria per Pmi rappresenta una ulteriore area di intervento di “Motore Italia”. L’obiettivo è favorire la crescita dimensionale delle imprese attraverso operazioni di M&A, rafforzamento patrimoniale o soluzioni di finanza innovativa quali l’emissione di bond. La nuova proposta di Intesa Sanpaolo è in grado di assecondare le evoluzioni del contesto di mercato, essendosi dotata in Imi Cib di una struttura per la finanza straordinaria dedicata alle Pmi, che riserva un servizio di assistenza dalla nascita del bisogno fino all’execution dell’operazione, analogamente a quanto viene usualmente fatto con le imprese di grandi dimensioni.
Il quinto pilastro del Piano mette a disposizione delle Pmi strumenti per favorirne l’orientamento alla digitalizzazione e allo sviluppo anche attraverso servizi non finanziari. Per colmare il gap in ambito digitale, Intesa Sanpaolo ForValue e le sue società partner offrono alle imprese supporto nel posizionamento digitale per rafforzarne la presenza sul web e garantirne la competitività nel mercato attuale e potenziale.
«Nel 2020, un anno che ha presentato diverse criticità determinate dalla pandemia, abbiamo concretamente sostenuto il tessuto produttivo del nord ovest, e anche quest’anno garantiremo il nostro impegno con soluzioni concrete: allungando i tempi di rientro del debito e consentendo alle Pmi di pianificare gli investimenti che siamo pronti a sostenere con nuovo credito», spiega Teresio Testa, direttore Re­gio­nale Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta di Intesa Sanpaolo. «Nello scorso anno e fino al mese di febbraio 2021, nelle tre regioni del nostro territorio, le aziende hanno beneficiato di finanziamenti a medio-lungo termine, compresi gli interventi per il Covid-19, per circa 3,5 miliardi di euro. Alle imprese abbiamo inoltre concesso oltre 40.000 moratorie per un debito residuo di 5,8 miliardi e favorito, fino ad oggi, più di 90 accordi regionali di filiera. Abbiamo inoltre in corso erogazioni di S-Loan per circa 50 milioni di euro e progetti finanziati con il plafond circular economy per ulteriori 30 milioni di euro. Ora è il momento di fare un passo in più per accelerare insieme il rilancio, con un impegno orientato a un futuro sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale».
Secondo lo studio presentato da Fabrizio Guelpa, responsabile Industry & Banking Research della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, per il biennio 2021-22 è previsto un graduale ritorno alla normalità con una ripresa più stabile a partire dal terzo trimestre. Negli Stati Uniti le vaccinazioni procedono a velocità accelerata rispetto all’Europa e l’immunità di gregge potrebbe essere raggiunta in luglio. La crescita globale del Pil è vista al 5,3% nel 2021, dopo il -4,1% del 2020 con un ruolo trainante di Asia e Stati Uniti. I flussi commerciali internazionali sono previsti in netta ripresa al +12,4% dopo il -9,4% del 2020.
La ripresa dell’economia italiana sarà parziale rispetto alla caduta del Pil subita nel 2020 (+3,7% dopo -8,9%). In Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, in termini di recupero del fatturato, sono ben posizionate le filiere farmaceutica e biomedicale e del commercio di beni di prima necessità. E’ atteso un buon recupero per il settore delle costruzioni e del sistema casa, grazie all’ecobonus.