IDEA AWARDS 2000-2020 – LE NOMINATION: Elisa Rigaudo, in marcia da Robilante alla medaglia olimpica

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Gli speciali IDEA AWARDS 2000-2020 si arricchiscono di una medaglia olimpica. Fra le nomination di questa edizione dedicata agli atleti dell’ultimo ventennio, non poteva mancare Elisa Rigaudo, entrata nel ristretto novero delle personalità che possono forgiarsi di un podio alle Olimpiadi (e non solo).

Ma andiamo con ordine. Classe 1980, di Robilante, è stata “iniziata” alla marcia, specialità che la vedrà grande protagonista azzurra nel nuovo millennio. E proprio nel 2000 diventa atleta a tempo pieno, guidata da una leggenda dello sport come Sandro Damilano.

Ed i primi risultati importanti arrivano: nel 2001 Elisa, vince i campionati europei U23 sui 20 km ad Amsterdam. Dopo l’ingresso nelle Fiamme Gialle (prima donna italiana di sempre ad essere arruolata nella Guardia di Finanza), arriva il debutto con la casacca della Nazionale Italiana, nel corso della Coppa del Mondo di Marcia, tenutasi a Torino nel 2002.

I PRIMI GRANDI SUCCESSI – Iniziano così i momenti che non si dimenticano: il primo titolo italiano assoluto nella marcia sui 20 km nel 2003 (saranno ben 14 in carriera); poi l’ingresso sul palcoscenico internazionale, con la prima partecipazione ai Mondiali, con un 10° posto a Parigi. Quindi l’emozione di un’Olimpiade: nel 2004, ad Atene, arriva sesta al traguardo della marcia. L’anno verrà chiuso con tre titoli italiani (3 km indoor, 5 km indoor e 20 km su strada).

Nel 2005, invece, ecco la prima medaglia internazionale: Elisa trionfa ai Giochi del Mediterraneo, ad Almeria. La carriera della marciatrice, orgoglio della Granda, è ormai ufficialmente entrata nel vivo: nel 2006 arriva il bronzo europeo in Svezia che prelude al momento indimenticabile, che vale una carriera.

IL BRONZO OLIMPICO SOTTO IL DILUVIO – Nel 2008, Elisa Rigaudo torna sulla scena olimpica, a caccia di quella medaglia, di quel podio mancato quattro anni prima. Pechino, 20 km di marcia, pioggia incessante: Elisa chiude una gara durissima al terzo posto, centrando il bronzo e regalando all’Italia una delle 27 medaglie di quell’edizione.

Il 26 settembre 2010 un’altra immensa gioia, questa volta non sportiva: nasce Elena, Elisa è mamma per la prima volta.

L’ARGENTO MONDIALE – Tornata ad allenarsi dopo la gravidanza, riesce in breve tempo a farsi trovare pronta per i Mondiali del 2011 in Corea. Ed anche qui, un’altra storia incredibile, questa volta durata ben 8 anni: a Taegu la Rigaudo arriva quarta nella marcia sui 20 km, suo miglior piazzamento in un mondiale, ed ottimo risultato considerando il ritorno lampo all’attività agonistica. Ma la storia, non è finita qui: 8 anni dopo, la squalifica per doping delle atlete russe Ol’ga Kanis’kina e Anisja Kirdhapkina, giunte rispettivamente al primo e terzo posto della gara, consegnano alla marciatrice cuneese l’argento iridato.

L’ULTIMO TRICOLORE – Nel 2014, Elisa è di nuovo mamma: nasce Simone. L’atleta di Robilante torna in gara, nel 2015, per centrare l’ultimo titolo italiano della carriera, a 35 anni: è tricolore nel suo Piemonte, nella gara corsa a Torino.

LA QUARTA OLIMPIADE e il RITIRO – L’ultimo momento indimenticabile di una carriera costellata da un’infinità di riconoscimenti, arriva nell’agosto del 2017, quando Elisa partecipa alla sua quarta Olimpiade: a Rio de Janeiro è undicesima, seconda tra le italiane dopo Antonella Palmisano. E’ l’ultimo squillo: il 23 febbraio del 2017 decide di ritirarsi.

Icona assoluta dello sport e dell’atletica cuneese, il 26 febbraio 2019 riceve il premio alla carriera proprio nel corso dei nostri IDEA AWARDS 2018, sul palco del Cinema Monviso a fianco di un’altra leggenda nostrana, Stefania Belmondo.