Una nuova strategia per la pianura piemontese

Presentato il consorzio turistico “Terre reali del Piemonte”

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Il progetto di Terre Reali del Piemonte nasce dalla volontà delle realtà imprenditoriali consorziate (ad oggi 60, con un totale di 1700 posti letto) di veder riconosciuta la vocazione turistica del territorio che abitano, quello della pianura piemontese. Un’offerta ancora non affermata che attraverso un sistema organizzato sia in grado di creare nuove opportunità turistiche rispondendo alle nuove esigenze di mercato.
Secondo il Presidente del neonato Consorzio, Giancarlo Fruttero, è ormai tempo di dare «risposta all’esigenza comune di creare una strategia che, attraverso una fitta rete di relazioni tra i vari stakeholder, generi un prodotto turistico definito e ben riconoscibile, integrato con il territorio e sostenibile dal punto di vista economico, sociale ed ambientale».
Forte di un patrimonio artistico (con una forte presenza di Residenze Reali), naturale e paesaggistico ricco e variegato, la pianura può offrire ai nuovi “turismi” sviluppati negli ultimi anni e ancor più nel post Covid, in particolar modo quello outdoor e agroalimentare, esperienze e proposte destagionalizzate e trasversali, arrivando così ad un pubblico molto vasto e con interessi spesso diversificati fra loro.
Attraverso la progettazione e promozione di offerte turistiche differenti, il Consorzio si pone tra i primi obiettivi quello di offrire al visitatore esperienze che gli facciano sentire il territorio e che lo coinvolgano negli aspetti storici e culturali che lo caratterizzano.
«Distesa tra la catena delle Alpi e le colline delle Langhe, la pianura vuole oggi raggiungere l’identificazione formale come destinazione per soggiorni più o meno lunghi, ponendosi anche come crocevia di collaborazioni tra due aree la cui vocazione turistica è già molto forte e sviluppata». Un pensiero sostenuto dai due Presidenti delle Atl che questi territori rappresentano, Luigi Barbero e Mauro Bernardi. «Con la nascita di questo Consorzio il basso Piemonte si è dotato di un’ulteriore strumento per la crescita e per lo sviluppo del settore turistico e della sua filiera».
La strada da percorrere è lunga perché prima di essere visitati è necessario essere visti, per questo motivo l’intenzione è, soprattutto inizialmente anche attraverso il forte coinvolgimento degli operatori, quella di mettere in campo iniziative dirette alla stampa e agli operatori di settore, così che si possa creare curiosità nei potenziali visitatori che la professionalità delle realtà presenti sul territorio saprà convertire in presenze turistiche.