Il grande Nureyev lo notò in sala prove quando era 15enne: è lui il suo erede

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Roberto Bolle scopre la sua passione per la danza fin da giovanissimo. Inizia gli studi in Piemonte, sua regione di origine (è nato a Casale Monferrato il 26 marzo 1975) e all’età di 12 anni decide di partecipare alle audizioni per la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala. Le supera brillantemente e dopo pochi mesi si trasferisce a Milano, dove inizia a frequentare i corsi. Nel 1990 durante la sua ultima apparizione al Tea­tro alla Scala, il famoso Rudolf Nureyev nota Roberto in sala prove e gli chiede di mostrargli alcuni esercizi alla sbarra. Dopo qualche giorno, comunica al teatro di volerlo per il ruolo di Tadzio in “Morte a ­Venezia”, spettacolo che avrebbe portato all’Arena di Verona. La Scala impone al quindicenne Bolle di rifiutare l’offerta del grande danzatore russo proprio per la sua giovanissima età, ma questo incontro segna il destino di Roberto per sempre. Nel 1996, a soli vent’anni, debutta come protagonista nel ruolo di Romeo. In questo ruolo, l’anno seguente, verrà promosso sul campo primo ballerino da Elisabetta Terabust, iniziando una strepitosa carriera internazionale.