Il Consiglio comunale di Verduno, nella seduta del 29 dicembre ha deliberato l’intitolazione della biblioteca civica a Pietro Fraire: da oggi la biblioteca del Comune acquisirà la denominazione “Biblioteca Pietro Fraire”.
Scomparso il 25 luglio di quest’anno, Pietro Fraire (che, nel 2001, ha ricevuto anche l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dal Presidente della Repubblica) è stato insegnante, Consigliere, Assessore oltre che Sindaco della Città Bra (per due mandati), Consigliere Provinciale e Regionale, Presidente della Cassa di Risparmio di Bra ed altresì Consigliere comunale di Verduno, Paese al quale era molto legato e nel cui cimitero, oggi, riposa.
Era desiderio di Pietro Fraire che oltre il Comune di Bra, anche il piccolo comune langarolo di Verduno, a lui tanto caro, fosse destinatario della sua ricchissima biblioteca privata e delle importanti collezioni di dischi e di film da lui raccolte in tutta una vita di lettore appassionato, melomane e cinefilo.
Il Sindaco, Marta Giovannini, ricordando Pietro Fraire, soprattutto come uomo di grande cultura e apertura mentale, ha voluto sottolineare come l’intitolazione sia stata motivata da un’attestazione di stima e da un sentimento di riconoscenza a Lui, alla Sua persona, che, già in vita, aveva donato molti libri al Comune consentendo la nascita stessa della biblioteca civica.
“Grazie a Pietro Fraire – afferma il Sindaco – anche la comunità di Verduno e della zona, potrà fruire di un patrimonio importante e significativo che concorre, sensibilmente, a caratterizzare il Comune per il profilo storico e culturale, intelligentemente aperto a tante, diverse, sensibilità. Questo riconoscimento costituisce il primo passo per future iniziative culturali in Sua memoria.
Verduno ha infatti avuto la fortuna di essere ricordata da tante personalità del ‘900 alle quali si sente legata. Insieme a Pietro Fraire, il riferimento è, in primo luogo, a Nuto Revelli al quale il Comune di Verduno ha intitolato la Corte Comunale nel centenario della nascita e a Beppe Fenoglio, che ogni anno viene ricordato col premio ‘Fulvia’, istituito nel 2019, quest’anno assegnato al noto scrittore Antonio Scurati, premiato con i nostri vini: Barolo e Verduno Pelaverga. Un modo di coniugare insieme cultura, storia, tradizioni e i preziosi doni della nostra terra“.
cs