Ultimo commosso saluto allo chef Enrico Bertolini

Paladino della ristorazione di Langhe e Roero, guidava la cucina della “Locanda in Cannubi”

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«Il tuo “Heiii” lo sentiremo rimbombare ancora nelle orecchie per parecchio. Così ci chiamavi quando al mattino varcavamo la soglia della cucina e ci aspettavi con i tuoi sorrisi per un caffè. Ovviamente non ci sono parole per descrivere il vuoto che si crea quando un papà, “un grande uomo”, vola via da noi. Ma tu ci sei con noi, la tua tenacia, la tua forza, la tua esperienza, la tua caparbietà, ma soprattutto il tuo amore, che hai trasmesso a tutti noi. Una promessa te la facciamo: continueremo con la tua grinta a realizzare ciò per cui hai sempre lottato con il tuo onore e rispetto per un grandissimo e faticoso lavoro. Grazie chef Enrico per tutto ciò che hai sempre dato a tutti noi». Con queste parole i ragazzi della Locanda in Cannubi hanno voluto ricordare Enrico Bertolini, a capo della cucina del ristorante che campeggia su una delle colline più iconiche di Barolo, figura storica della ristorazione di Langhe e Roero che per oltre mezzo secolo ha contribuito a far conquistare a questo angolo di basso Pie­monte un posto d’onore tra le terre d’elezione dell’enogastronomia italiana.
Lo chef, toscano d’origine, è mancato nei giorni scorsi, a 78 anni, presso l’ospedale di Verduno, a causa di una pol­­­monite da Covid-19.
Dopo il “battesimo dei fornelli” presso il ristorante “Gallo d’oro” di Alba, Enrico Bertolini fece esperienza in diverse cucine del Piemonte, per poi gestire un ristorante in prima persona: “Al castello” di Santa Vittoria, locale che per diversi anni regalò allo chef e al suo team la gratificazione della soddisfazione dei tanti clienti. La carriera di Bertolini proseguì dall’altra parte del Tanaro, a Pollenzo, presso la “Corte albertina”. L’ultimo passaggio, una decina di anni fa, per andare nel cuore delle Langhe e iniziare una nuova scommessa: “La Locanda in Cannubi” di proprietà dell’azienda agricola Tenuta Carretta della fa­miglia Mi­ro­glio. Diversi luoghi, ma sempre la stessa idea di cucina, mai esibita e sempre curata, e un team di persone pronte a condividere fatiche e gioie, a partire dalla moglie, Palmira Boggione e dal figlio Gianni, responsabile di sala, per continuare con Giorgio Ambrosano e tutto lo staff.
Ora Enrico Bertolini riposa nel cimitero di Benevello, paese dell’alta Langa di cui è originaria la moglie. A lei, al figlio Gianni e ai loro famigliari giungano le più sentite condoglianze dell’editore Car­lo Borsalino, insieme alla moglie Giancarla e ai figli Simona e Davide. Anche la redazione di IDEA si unisce al cordoglio per la grave perdita.