Ben 6.601 alunni delle scuole medie coinvolti, in 42 plessi distribuiti in larga parte della Provincia di Cuneo: e 130 termoscanner complessivamente messi a disposizione del comparto scolastico grazie a una grande, generosa intuizione scaturita dalla cordata dei Rotary club “Canale-Roero”, Al­ba, Bra e Savigliano. Il nome di questo progetto? Presto detto: “5000 in sicurezza”, con questa cifra in bell’evidenza che, in origine, doveva corrispondere al numero dei ragazzi coinvolti da questa azione benefica, più che significativa nei giorni di ripartenza della scuola dopo l’incubo Covid. Quella quota di alunni è stata ampiamente raggiunta e superata, dunque: facendo emergere una visibile soddisfazione tra gli enti coinvolti, come già è emerso nel corso delle conferenze di presentazione tenute a Cuneo presso l’ufficio scolastico territoriale di Cuneo, al cospetto della diri­gente Maria Teresa Furci.
E il Rotary club “Canale-Roero” e­ra in prima linea, con il presidente Car­lo Borsalino ben ac­com­pa­gnato dall’addetto stampa Gio­vanna Margiaria e dall’incoming president Enrico Con­ter­no.
Proprio il presidente Borsalino si è così espresso, in sede di conferenza: «È mio preciso dovere ringraziare la professoressa Furci per la collaborazione in questo service, attuato in pochissimo tempo, con tempestività, ma con obiettivi ed equilibri ben calibrati. Oggi siamo arrivati a donare questi termoscanner, ma avremo anche altre azioni indirizzate ai giovani per creare una vera e propria rete di rinnovata sensibilità in tutto il mondo, sulla base dell’esperienza accumulata sui fronti della salute e dell’attenzione alle nuove generazioni». Un chiaro esempio, in me­ri­to: «Abbiamo quasi sconfitto in
la polio nel mondo con il progetto Polio Plus che è uno dei ca­valli di battaglia dei Rotary ed è motivo di orgoglio a livello planetario. Credo che questo sia uno dei tanti progetti in atto legati al mon­do della scuola. Il Covid purtroppo è un’e­pidemia mondiale, e dobbiamo u­scirne più velocemente possibile».
Durante la conferenza, lo stesso Provveditore ha voluto sottolineare i “numeri” di questa iniziativa. Aggiungendo: «Il controllo della temperatura, l’igiene delle mani e il giusto distanziamento sono elementi fondamentali per poter finalmente ripartire, e farlo in sicurezza. Disporre di strumenti adeguati, come quelli che giungono da questo progetto, è un fatto molto importante per tenere sotto controllo la situazione, e diminuire il rischio di contagi. D’altra parte, stiamo parlando di un ambito delicato come quello riguardante le scuole medie: non più bambini, ma non ancora abbastanza grandi e responsabili. Per questo, intendo esprimere ancora una volta la mia riconoscenza per questo servizio alla collettività, scolastica e no».
Per la sola zona geografica del Roero, del resto, le cifre operative mostrano tutta la portanza dell’operazione: saranno 1.581 gli allievi che fruiranno di questa attrezzatura imperniata sul controllo e sulla prevenzione dai rischi, distribuiti nei plessi della scuola secondaria di 1o grado (ossia, le medie) nei plessi di Canale, Ceresole d’Alba, Cor­neliano d’Alba, Govone, Montà, Monticello d’Alba, Pocapaglia, Sanfrè, Santa Vittoria d’Alba, Som­mariva Perno, Sommariva del Bosco e Vezza d’Alba.
Spenti i microfoni, non è mancato un doppio momento denso di aspetti anche decisamente “umani”: la consegna del foulard rotaryano alla dottoressa Furci, e la “prova” sul campo dei termoscanner posti come fulcro dell’intero service. Ora giunge il momento di usarli e mostrare tutta la concretezza della benefica opera targata Rotary.