Un libro in cantiere e ottimi consigli per l’estate

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Insieme a Massimo Tallone, Biagio Fa­brizio Carillo ha dato vita a una coppia di autori “noir” molto affiatata e capace di produrre libri apprezzati da critica e lettori grazie alla saga di Lola, un’investigatrice sui generis che vive ai margini della Torino che gli autori ben conoscono e descrivono. Un sodalizio che non è escluso possa regalare nuove soddisfazioni in futuro, ma che nell’immediato lascerà spazio a percorsi individuali. «Massimo», spiega Carillo, «ha appena pubblicato un nuovo bel noir, “Non mi toccare” per Edizioni del Capricorno, mentre io ho in cantiere un’esperienza da solista, un romanzo che uscirà il prossimo anno, ma in merito al quale non posso ancora anticipare nulla».

Come sanno bene i lettori di “IDEA”, Biagio Fabrizio Carillo i libri, oltre a scriverli li legge e li consiglia. Ogni settimana, infatti, cura una rubrica sulla nostra rivista in cui suggerisce titoli di romanzi noir che ha avuto modo di apprezzare. Impossibile, quindi, congedarsi per il periodo estivo senza chiedergli qualche consiglio di lettura sotto l’ombrellone.

«La produzione di Camilleri è sempre una garanzia», esordisce il criminologo e scrittore, «dovunque caschi, caschi bene. A me piacciono molto gli autori del nord Europa, in particolare la scrittura della scuola islandese la torvo molto avvincente. Al di là delle produzioni giallistiche, poi, suggerirei un classico “ll giorno della civetta” di Leonardo Sciascia, un libro sempre attuale che insegna i tempi della scrittura, diretta e asciutta ed è molto utile anche per chi vuole cimentarsi nella stesura di un romanzo.