«Al centro ci sono sanità e scuola»

Il nuovo presidente del Rotary di Mondovì Enrico Restagno traccia la linea per il futuro

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Presso il ristorante “La Borsarella” di Mondo­vì, nel ri­spet­to del­le misure precauzionali anti Covid, è avvenuto il passaggio di consegne tra il presidente uscente del Rotary club di Mondovì, Livio Vivalda e il nuovo presidente Enrico Re­stagno. Livio Vivalda ha ricordato le numerose attività svolte e gli ottimi risultati rag­giunti nonostante un anno fortemente influenzato dalla pandemia, mentre il nuovo presidente Enrico Restagno ha illustrato le attività che intende realizzare.
Nel corso della serata si è registrato anche l’ingresso del nuo­vo socio, Nicola Filippi e il conferimento della prestigiosa “Paul Harris Fel­low” al socio Mauro Messori.
Così Enrico Restagno, rotariano dal 2011, riassume lo spirito con cui si appresta a vivere l’anno alla guida del sodalizio monregalese: «Ricoprire la carica di Presidente del Rotary è un impegno immenso, che però dà grandi soddisfazioni. Solo vivendo questo ruolo si capisce l’impronta che il presidente, insieme ai suoi consiglieri, può dare al so­dalizio che guida».
Sugli ambiti d’intervento, il neo Presidente commenta: «In virtù dell’emergenza che stiamo vi­vendo, quest’anno ci concentreremo sul territorio, convogliando sul monregalese par­te del­le energie spe­se negli anni passati per progetti internazionali. Ov­via­mente non ci dimenticheremo di don Re­nato Chiera, nostro so­cio o­norario, che opera in Bra­sile e presto anche in Gui­nea Bissau, due paesi che affrontano una grossa emergenza legata al Co­vid. Le priorità individuate dal Ro­tary international sono la sa­nità e l’educazione, due ambiti in cui cercheremo di essere di supporto e che già era al cen­tro della mia idea di “service”».
«In merito alla sanità», prosegue il Presidente, «come Gruppo Mon­viso (che oltre al Rotary Mon­dovì, comprende: Cuneo, “Cuneo Alpi del mare” e Saluzzo, ndr) abbiamo attivato un progetto che prevede tre step: la for­­nitura nelle classi di materiale per l’igienizzazione, con relative ricariche; la sistemazione di pannelli illustrativi a dimensione di bambino, per far capire bene come comportarsi e un servizio di consulenza alle scuole, con professionisti in grado di fare formazione».
Idee chiare anche per quanto riguarda l’istruzione: «Inten­diamo impegnarci a favore degli studenti delle classi ma­terne, elementari e medie per una maggior digitalizzazione, fornendo loro strumenti nuovi e innovativi al fine di aiutare le capacità di apprendimento. Vorremmo in­vestire in lim, lavagne interattive multimediali, ma saranno i dirigenti scolastici che sapranno dirci se è la soluzione migliore. La no­stra volontà è di fare un progetto con chi nella scuola opera tutti i giorni».
«L’intenzione di mettere la scuo­la al centro», prosegue ancora Re­stagno, «è legata anche a una notizia di cronaca di qualche tempo fa che mi ha molto colpito. Si tratta della storia di un piccolo migrante del Mali che fu ritrovato cadavere nei nostri mari, il quale aveva cucito all’interno della giacca la propria pagella. Pensava che essa po­tesse rappresentare un passaporto verso un futuro più giusto ed equo. E deve essere così, perché è attraverso l’istruzione che creiamo la società del futuro. Utilizzare risorse per la scuola non è una spesa, ma un investimento. Per questo cercheremo di dare il nostro contributo».
Per essere aggiornati sulle attività del club si può visitare il sito (www.rotarymondovi.eu) oppure la pagina Facebook (@rotaryclub.mondovi) o il profilo Instagram (@rotarymondovi)