“I commedianti niellesi” sono pronti a tornare in scena

Nei mesi del “lockdown” il gruppo si è dato da fare cercando di aiutare la comunità, donando al comune circa 400 mascherine.

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Foto repertorio

Fermi a causa dell’emergenza Covid-19, i “Commedianti Niellesi” scaldano i motori in attesa di poter ripartire. Anche se sono stati lontani dalle scene, nei mesi del “lockdown” il gruppo si è dato da fare cercando di aiutare la comunità, donando al comune circa 400 mascherine.

Portare avanti con allegria la tradizione culturale piemontese cercando di coinvolgere anche le nuove generazioni, questo è l’obiettivo dei “Commedianti Niellesi” che mediamente si esibiscono una quindicina di volte all’anno nei diversi teatri della provincia Granda.

Ne abbiamo parlato con Mario Paolino, referente del gruppo.

«I commedianti niellesi erano già attivi negli anni ’70-’80 e, dopo un lungo periodo di stop, rinascono nel 2015-16. Siamo un gruppo di persone che ama recitare. Ci battiamo per portare e far conoscere il teatro dialettale dentro e al di fuori della nostra provincia».

Come scegliete il copione?

«Prendiamo ispirazione da testi famosi, come quelli di Macario, Corbucci o Amendola e traduciamo le battute in piemontese; proponiamo opere riadattate, ma l’ultima commedia che abbiamo interpretato è frutto di una nostra idea… ».

Come organizzate gli spettacoli?

«Partiamo da Niella Tanaro ovviamente e poi organizziamo serate in tutta la provincia, specialmente nell’area monregalese. Lo scorso gennaio siamo andati in scena a Boves per un importante evento benefico, le offerte degli spettatori sono state devolute all’AIL, l’Associazione Italiana contro  leucemie, linfomi, mieloma. Siamo contenti quando con i nostri spettacoli riusciamo a fare del bene».

Recitate anche fuori provincia?

«Se ne abbiamo la possibilità sì, ma il teatro dialettale è molto legato al territorio; le parlate e le inflessioni linguistiche cambiano di paese in paese, più ci si allontana più diventa complicato riuscire a divertire tutto il pubblico. Lo scorso anno però, abbiamo partecipato alla IX edizione della “Rassegna teatrale di Moncalieri”, dove una componente del nostro gruppo, Anna Bertolino, ha ricevuto il premio come migliore attrice per lo spettacolo ’L Curà ed Rocabrusà» Abbiamo anche replicato quest’anno, a febbraio, con la nostra ultima commedia..

E ora…

«Il gruppo è pronto a ripartire, seguendo le dovute regole imposte dal Covid-19, intanto ci teniamo a ringraziare il Sindaco, Gian Mario Mina, che ci concede sempre la sala polivalente per prove e spettacoli».

Quale sarà il primo spettacolo che riporterete in scena?

«Vorremmo ripartire dalla nostra ultima commedia… “Vin, tòssi e vej pisset”, due atti nati da un’idea dei “Commedianti Niellesi” per la regia di Olga Bertolino, preside della scuola media di Boves e grande appassionata di teatro». Nelle altre rappresentazioni eravamo stati seguiti da Gianluca Tomatis.

Di che cosa parla questa commedia?

«La storia è ambientata in un paesino della Langa Monregalese dove due anziane sorelle, Ninin e Catlina, nel corso degli anni hanno donato il riposo eterno a diversi fortunati ospiti, come raccontano con totale candore al nipote Carlin ed al pauroso fratello Adolfo».

In attesa di rivederli sul palco, seguite tutti gli aggiornamenti sulla loro pagina Facebook “I Commedianti Niellesi”.