Protesta stagionali a Saluzzo, duro scontro fra delegazione e sindaco: “Adesso basta, siamo gli unici ad avervi accolti!” (VIDEO)

0
816

Questa mattina, in seguito ad una protesta messa in atto da alcuni migranti stagionali, accompagnati da centri sociali e sindacati, i quali chiedevano con uno slogan “una casa per tutti, e un ghetto per nessuno”, il sindaco Calderoni, assieme all’amministrazione comunale, e ai sindaci dei comuni limitrofi, ha deciso di accogliere in un tavolo di confronto, una delegazione in rappresentanza dei manifestanti.

Il Sindaco, accanto alla vicaria del prefetto Maria Antonietta Bambagiotti, ha ascoltato le richieste dei manifestanti, le quali al momento non possono essere accontentate a causa di leggi superiori, e data la situazione emergenziale che il mondo sta vivendo.

Calderoni e la Bambagiotti hanno più volte replicato, le buone intenzioni nei confronti di queste persone, ma leggi alla mano, non è sicuramente facile intervenire in un contesto come questo, cosi come scrive appunto il sindaco in un lungo sfogo scritto sulla sua pagina Facebook: “Al fine di contrastare efficacemente i fenomeni di concentrazione dei cittadini stranieri in condizioni inadeguate a garantire il rispetto delle condizioni igienico-sanitarie necessarie al fine di prevenire la diffusione del contagio da Covid-19, le Amministrazioni dello Stato competenti e le Regioni, adottano soluzioni e misure urgenti idonee a garantire la salubrità e la sicurezza delle condizioni alloggiative, sullo sfondo rimane l’estrema precarietà del lavoro stagionale che non può prescindere da un sistema di collocamento nazionale e da un piano per l’ospitalità per queste forme contrattuali ultra-temporanee”.

Durante il duro confronto in Comune, il primo cittadino ha risposto veementemente, alzandosi in piedi, alle rimostranze dei delegati: “Non venite a farci lezioni di etica. Adesso basta, siamo l’unico Comune ad aver accolto questa delegazione in provincia di Cuneo.”

La vicaria Bambagiotti ha dichiarato che c’è un programma sulla quale si sta lavorando, ma purtroppo c’è la necessità di attendere ancora del tempo.