La telemedicina targata Granda

Il robot ideato dal dottor Giusto Viglino con “Tesisquare” e usato con i malati di Covid-19 è approdato a “Striscia la notizia”, in “Occhio al futuro”

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Apprezzato già da medici di diversi ospedali del nord Italia, presente anche nel nuovo ospedale di Verduno e di Alba e al centro di articoli su diverse testate nazionali, nei giorni scorsi il robot Tesi eVisuS® ha ottenuto una grande ribalta televisiva grazie a “Striscia la notizia”.
La trasmissione di Canale 5, per la rubrica “occhio al futuro” curata dalla giornalista Cristina Gabetti, ha realizzato un servizio sul totem per la telemedicina già operativo da prima dell’avvento del coronavirus e che ora ha moltiplicato le proprie ragioni d’essere. Si tratta di una tecnologia che si basa su un sistema di “videochiamata professionale” che permette di far interagire il personale sanitario con i pazienti affetti dal Covid-19. Si compone di un totem video trasportabile e di una stazione di controllo. Lo strumento permette di stabilire una comunicazione audio-video sicura con le aree sanitarie esterne, migliorando il monitoraggio ed il processo di assistenza e cura ai pazienti, riducendo il rischio di contagio del personale sanitario e contenendo il consumo di dispositivi di protezione individuale.
Ideato dal dottor Giusto Viglino, direttore di struttura complessa di nefrologia e dialisi dell’ospedale “San Lazzaro” di Alba, Asl Cn2 in collaborazione con “Tesisqua-re”, partner tecnologico specializzato in progettazione e implementazione di ecosistemi digitali collaborativi per potenziare i processi di interazione fra produttore, distributore, consumatore e altri “stakeholder”, il sistema Tesi eVisuS® si pone come partner virtuale per creare una rete tra ospedali, medici, infermieri, volontari e pazienti in grado di migliorare la qualità di vita e la soddisfazione degli assistiti grazie alla gestione da remoto, garantendo un servizio di assistenza efficace e personalizzato.
«Questo robot», sottolinea il dottor Viglino, «consente di realizzare a distanza: il training ai pazienti o ai “caregiver” (coloro i quali si prendono cura del malato ndr), un supporto ai pazienti che non sono in grado di gestire in modo autonomo le terapie, il monitoraggio dei pazienti con complessità clinica elevata o difficoltà nei trasferimenti da e verso i centri medici. Il sistema consente così di ridurre il rischio di ricovero ospedaliero e di abbandono correlato a complicanze, con effetti sul processo di crescita individuale e sull’autonomia del paziente nella cura».
Dieci totem Tesi eViSus® sono impiegati per la medicina a distanza, cinque da parte della Fondazione Nuovo ospedale Alba- Bra, e cinque da Asl Cn2 Alba-Bra. Le funzioni del robot sono state ben evidenziate nel servizio della giornalista, che ha accompagnato i telespettatori in un viaggio nella telemedicina, espressione di innovativa integrazione tra ospedale e territorio grazie ad un più equo, efficace e meno costoso accesso alle cure. Che l’idea sia partita dalla Granda non può che inorgoglire!