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«SE MANCA UNITÀ D’INTENTI TRA I CLUB NON SI VA DA NESSUNA PARTE, SI CREA
CONFUSIONE E L’IMMAGINE DEL CALCIO NE ESCE DANNEGGIATA. MA SE LA CRISI DOVESSE RIDURRE GLI ECCESSI DI TUTTO IL MOVIMENTO, NON SARÀ POI COSÌ MALE»
«Abbiamo visto che in Germania sono ripartite le gare della Bundesliga. Che dire? Hanno i dirigenti che avuto coraggio, hanno preso una decisione e l’hanno portata avanti. Questa è sicuramente una nota di merito. Quali saranno le conseguenze di questa scelta potremo valutarlo solo più avanti, in un secondo momento.
Quello della preparazione incompleta è sicuramente un aspetto da non sottovalutare e tra le squadre tedesche, dopo questa prima giornata, ci sono stati tanti infortunati. Ma noi non possiamo perderci dietro mille eccezioni, come al solito. Perché tutto il movimento rischia di pagarne le conseguenze, anche dal punto di vista economico.
I presidenti che cosa ne pensano? Non c’è chiarezza, manca coesione, non vedo una posizione comune. Il fatto è che in questo momento non abbiamo altra scelta, dobbiamo adeguarci alla situazione. Non avremo la certezza di essere immuni al virus almeno finché non ci sarà un vaccino. E allora nel frattempo non resta che assumersi i rischi del caso. Bisogna però che la volontà di giocare sia condivisa da tutti.
Che cosa ne pensano le società del campionato di serie A? Non è affatto chiaro. I giocatori? Anche qui, qualcuno ha addirittura chiamato Spadafora per manifestare le proprie preoccupazioni. Ma anche in questo caso, serve che emerga una posizione comune. Magari sarà sufficiente contattare i capitani delle squadre, qualcuno dovrà spiegare o nel caso tranquillizzare. Bisogna però agire, fare come in Spagna. Questa indecisione non ha senso e non porta a niente, anzi come ho detto può solo danneggiare l’immagine complessiva del calcio italiano. Le conseguenze economiche? Sembra quasi che ci sia confusione anche sotto questo aspetto. Ma devo dire la verità, se anche dovesse esserci un ridimensionamento a causa delle conseguenze del virus sanitario, non sarà un male. In fondo l’occasione per fare un po’ di pulizia nel calcio italiano la stiamo cercando ormai da un po’ di tempo.
E se dovesse arrivare grazie a questa crisi, sarà un bene. Si dice sempre che fa una difficoltà nasce un’occasione di crescita. Ma il calcio italiano vuole davvero crescere? Dovreste chiederlo ai presidenti…».
