Cinque parroci della Diocesi di Cuneo vanno in pensione: ecco i sostituti

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Negli ultimi mesi cinque parroci della Diocesi di Cuneo hanno presentato al Vescovo la rinuncia all’ufficio per raggiunti limiti di età: don Aldo Blesio di Castelletto Stura e Riforano, don Mario Bruno di Castellar di Boves,don Lorenzo Giraudo di Cuneo – Santa Maria, don Luciano Mattalia di Vignolo e don Giovanni Rivoira dell’Alta Valle Grana.

Accettando tali rinunce e considerando anche i numerosi parroci il cui mandato novennale era giunto al termine, il Vescovo di Cuneo e di Fossano Piero Delbosco ha disposto una serie di trasferimenti e nomine, con decorrenza dal 1 settembre 2019, che riguardano tutte le zone pastorali della Diocesi di Cuneo, dalle valli al capoluogo, coinvolgendo oltre 40 parrocchie.

Nella zona pastorale Valle Grana, le 9 parrocchie dei comuni di Valgrana, Montemale, Monterosso Grana, Pradleves e Castelmagno, già costituite in Unità pastorale, avranno come unico parroco don Giuseppe Costamagna, aiutato dal vicario parrocchiale don Roberto Gallo e dall’emerito don Bruno Meinero, oltre che da don Carlo Isoardi. Inoltre anche le 4 parrocchie del comune di Caragliovengono ora costituite in Unità pastorale e avranno come parroci in solidumdon Antonio Gandolfo, moderatore, don Roberto Durbano e don Gianmaria Giordano, aiutati dagli emeriti don Guido Abbà e don Carlo Lamberto.

Nella zona pastorale Valle Stura, le 8 parrocchie dei comuni di Aisone, Vinadio, Sambuco, Pietraporzio e Argentera, già costituite in Unità pastorale, continueranno ad avere come unico parroco don Giuseppe Viada, aiutato dall’emerito don Giovanni Rivoira.

Nella zona pastorale Valli Gesso e Vermenagna, le 4 parrocchie dei comuni di Valdieri ed Entracque, che già collaboravano, vengono costituite in Unità pastorale, e avranno come unico parroco don Alberto Aimar, aiutato dall’emerito don Mario Panuello. Inoltre un sacerdote dell’India, in cooperazione missionaria nella Diocesi di Cuneo già a partire dal 1 luglio, aiuterà i parroci della Valle Vermenagna, in particolare a Limone Piemonte: don John Barthalom Kumar Polneedi, della Diocesi di Vijayavada, nello stato dell’Andhra Pradesh.

Nella zona pastorale Valle Colla, le 2 parrocchie di San Bartolomeo in Boves e di Castellar di Bovesvengono costituite in Unità pastorale e avranno come unico parroco don Bruno Mondino, aiutato dagli emeriti don Mario Bruno e don Benvenuto Fantino, con il sostegno dei collaboratori pastorali Alessio Donna, ora diacono e prossimamente sacerdote, e don Giuseppe Pellegrino jr, nominato anche Rettore del Seminario vescovile di Cuneo, in sostituzione di don Andrea Adamo che i Vescovi delle cinque diocesi della provincia di Cuneo hanno designato come Preside delle Studio Teologico Interdiocesano di Fossano.

Nella zona pastorale Cuneo Oltregesso, le 3 parrocchie di Madonna delle Grazie, Bombonina e Tetti Pesio, già costituite in Unità pastorale, avranno come unico parroco don Paolo Revello, aiutato dal collaboratore pastorale don Giovanni Michele Gazzola. La parrocchia di Borgo San Giuseppecontinua ad avere come parroco don Piero Luigi Martini, così come le parrocchie di Spinetta e Roata Canale, costituite in Unità pastorale, rimangono affidate all’unico parroco don Eraldo Serra: tuttavia vengono aggregate a Madonna delle Grazie, Bombonina e Tetti Pesio, sotto il coordinamento di don Serra, in modo da costituire una sola Collaborazione pastorale, soprattutto negli ambiti della pastorale dei ragazzi e dei giovani, che saranno animati dal giovane parroco don Revello. Infine le 3 parrocchie di Riforano, Castelletto Stura e Montaneravengono ora costituite in Unità pastorale e avranno come parroci in solidumdon Giovanni Battista Riberi, moderatore, e don Giorgio Maccario.

Nella zona pastorale Cuneo Oltrestura, la parrocchia di San Defendente in Confreriaavrà come nuovo parroco don Giovanni Ferro. Inoltre le 3 parrocchie di Ronchi, Roata Rossi e San Benigno, che già collaboravano, vengono costituite in Unità pastorale, e avranno come parroci in solidum don Pietro Giraudo, moderatore, e don Carlo Berrone, aiutati dall’emerito don Luigi Musso. Infine le 6 parrocchie dei comuni di Cervasca e Vignolo, che già collaboravano, vengono costituite in Unità pastorale, e avranno come parroci in solidum don Antonino Arneodo, moderatore, e don Mariano Bernardi, aiutati dal vicario parrocchiale don Guido Revelli e dagli emeriti don Aldo Blesio e don Luciano Mattalia.

Nella zona pastorale Cuneo Città, la parrocchia del Sacro Cuore di Gesù avrà come nuovo parroco don Giovanni Quaranta, che viene sostituito a Centallo, nella diocesi di Fossano, dal parroco uscente don Mariano Riba. Anche la parrocchia di san Giovanni Boscoavrà un nuovo parroco, il salesiano don Mauro Mergola. Inoltre le 3 parrocchie della Cattedrale, di Santa Maria e di Sant’Ambrogio, nel centro storico, che già collaboravano, vengono costituite in Unità pastorale e avranno come unico parroco don Mauro Biodo, aiutato dall’emerito don Lorenzo Giraudo e dagli altri canonici della Cattedrale.

Infine la parrocchia di San Paolo, sempre affidata al parroco don Giovanni Falco, avrà come nuovo vicario parrocchiale don Dario Bottero, nominato anche con il compito di coordinare la pastorale dei ragazzi e dei giovani di tutte le parrocchie della zona Cuneo Città.

In questo modo, le Unità pastorali, e cioè le aggregazioni di parrocchie che hanno lo stesso parroco, destinate ad una sempre maggiore integrazione tra loro, diventano 15, con l’aumento delle parrocchie coinvolte da 46 a 58, per cui rimangono soltanto 24 parrocchie non aggregate nella forma stabile dell’Unità pastorale.

Prosegue quindi quella riorganizzazione del territorio diocesano determinata dal mutato contesto sociale ed ecclesiale, per cui nel prossimo decennio, parallelamente al previsto calo dei sacerdoti – si stima che saranno il 40% in meno quelli a servizio pieno – si potrà arrivare ad un sostanziale dimezzamento del numero delle parrocchie, oggi ancora 82, come nel 1985, quando venne fatta l’ultima riorganizzazione: si tratta di un processo graduale che da una parte cerca di salvaguardare il servizio anche alle piccole comunità e dall’altra dovrà alleggerire la struttura ecclesiastica rendendola più adatta al tempo presente.

Nel disporre tali cambiamenti, il Vescovo esprime profonda riconoscenza verso i sacerdoti che liberamente hanno accettato di rinunciare all’ufficio o di essere trasferiti, non senza sacrificio, ringraziando anche quelli che, lasciando la responsabilità pastorale diretta, si sono resi disponibili, pur da emeriti, ad aiutare i parroci per sostenerli in questa non facile riorganizzazione. Allo stesso tempo è convinto che tutte le comunità coinvolte sapranno collaborare, accogliendo i nuovi pastori con disponibilità e vivendo questo passaggio nello spirito della Chiesa in uscita.

Tutte le disposizioni qui comunicate sono state sottoscritte dal Vescovo il 13 giugno 2019, ma saranno effettive soltanto dal 1 settembre 2019: in particolare, l’avvicendamento dei parroci avverrà progressivamente tra i mesi di settembre e ottobre, secondo un calendario che sarà reso noto più avanti. Come da prassi ormai ventennale, tutti i parroci sono stati nominati per un tempo determinato di nove anni.

c.s.