Albese retrocessa, botta e risposta Marello-Castronuovo: “Ha fatto di testa sua, si dimetta”, “Solo porte in faccia”

Dopo la sconfitta con l'Olmo e la discesa in Promozione, si accendo lo scontro fra il primo cittadino ed il presidente biancoceleste

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La retrocessione di una nobile (ora decaduta) del calcio cuneese come l’Albese continua a far parlare, nelle ore successive della sconfitta biancoceleste nei playout di Eccellenza contro l’Olmo.

Ad infiammare non solo i calciofili e tifosi biancocelesti, ma anche i cittadini di Alba e dintorni, è in queste ore lo scontro a distanza fra il sindaco uscente Maurizio Marello e l’attuale presidente della società Gennaro Castronuovo.

Il primo cittadino, nonché candidato alle prossime Elezioni Regionali, nella serata di ieri aveva commentato la discesa in Promozione del club langarolo, non senza levarsi qualche sassolino dalla scarpa, anzi un vero e proprio macigno:” L’Albese calcio e’ retrocessa in Promozione – così su Facebook Marello – Mi dispiace molto. Non lo merita la squadra, la storia, non lo meritano i tifosi, non lo merita la città”. Senza mezzi termini il sindaco punta il dito: “La responsabilità di questo disastro e’ di una sola persona: il presidente Gennaro Castronuovo. Ha fatto di testa sua. Nessun dialogo con l’amministrazione comunale, con le imprese del territorio, con la città. Spero abbia almeno la responsabilità di dimettersi, restituendo alla città una squadra che non e’ sua ma di tutti noi. Forza Albese“.

Pronta, nella giornata di oggi, è arrivata la dura replica del patron biancoceleste, tramite una lunga nota societaria: “Sono rimasto anzitutto sorpreso e incredulo per quanto scritto dal Sindaco di Alba nel pomeriggio di ieri, dopo la retrocessione dell’Albese. Di fronte però all’attacco gratuito e offensivo alla mia persona, ritengo doveroso, a tutela mia e dell’Albese che ho l’onore di presiedere, ricordare quanto segue. Nell’anno 2016, quando mi sono impegnato per assumere la presidenza dell’Albese la situazione era la seguente, come ben noto al Sindaco. – precisa Castronuovo – Ho infatti rilevato la società in un momento molto complicato in cui sembrava addirittura che questa potesse sparire per problemi economici. I giocatori erano pronti a non scendere più in campo e ,di tasca mia, ho anticipato gli stipendi arretrati ,oltre a pagare tutti gli altri debiti. Successivamente ho fatto sempre fronte agli impegni con le mie energie e risorse personali ed economiche con l’aiuto delle aziende che hanno ritenuto di credere e aiutare l’Albese. Mi domando poi se il Sindaco conosce almeno i nomi dei giocatori della nostra squadra, visto che in questi anni non l’ho mai visto a una sola partita dell’Albese (ma nemmeno allenamenti, tornei etc.). Non l’ho quindi mai sentito dire “Forza Albese” come fa ora ,tardivamente.

É troppo comodo accorgersi dell’Albese solo adesso e a 15 giorni dalle elezionI, solo per offendermi. – si legge nella nota –  Per ciò che riguarda la generica quanto gratuita frase secondo cui avrei fatto “di testa mia”, vorrei sapere a quali episodi il Sindaco vorrebbe riferirsi. Posso solo presumere ,in riferimento all’uscita dell’Albese dalla Accademia Calcio, che questa scelta possa non essere stata gradita dal Sindaco (ne ignoro i motivi però). Credo che il Sindaco abbia pure dimenticato le mie richieste di colloquio che sono sempre state ignorate. Ho purtroppo trovato la porta sempre sbattuta in faccia. Respingo quindi al mittente la richiesta del Sindaco di dimissioni da parte mia, pur ricordandogli che l’Albese non è “cosa sua”, come sembrerebbe dal suo comunicato, trattandosi invece di un’associazione sportiva dilettantistica ,composta da privati cittadini. Mi auguro di avere con la futura amministrazione quel dialogo che il Sindaco Marello mi ha negato, tenuto anche conto che normalmente un Sindaco “soccorre” il concittadino in un momento di difficoltà e non cerca invece di affossarlo”.

Infine un messaggio ai tifosi dell’Albese: “Rassicuro infine la città, i tifosi e i simpatizzanti che è mia ferma intenzione procedere nel percorso, pur di fronte a quello che il Sindaco definisce un “disastro”, (ricordo al Sindaco che si tratta comunque di sport ,dove si vince e si perde…) essendomi già messo al lavoro per tornare al più presto in Eccellenza“.