Verzuolo, Panero risponde a Marengo: “Abbiamo salvaguardato il viale, non solo in campagna elettorale”

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Il sindaco e ricandidato Gian Carlo Panero risponde alla nota inviata negli scorsi giorni dalla Lista Verzuolo per Tutti dello sfidante Gianfranco Marengo, che ha supportato il Comitato “Salviamo il Viale”, sullo stato ed il futuro del viale alberato.

In riferimento al comunicato del candidato sindaco della lista Verzuolo per tutti a titolo “ Mi impegno a salvaguardare e valorizzare il viale”, con la presente vogliamo contribuire a fornire alcune precisazioni di modo da fornire una visione completa alla cittadinanza.
Per quanto concerne l’affermazione che la nostra amministrazione era intenzionata ad abbattere il viale bisogna ricordare che, al fine di avere una condivisione su tale problematica, nella riunione della consulta ambiente del 16.02.2016, convocata per discutere di numerose problematica, il Presidente della Consulta ha letto una nota della Provincia che segnalava alcune piante del viale pericolose per l’attigua viabilità provinciale e, nel contempo, si esaminava una perizia tecnica redatta nel 2013 (sindaco Marengo) che evidenziava le criticità di alcuni esemplari.

Su tali elementi si esaminava la necessità di intervenire su alcune piante (non sull’assetto del viale) per garantire la sicurezza.
A seguito di tale riunione veniva inviata una lettera ai giornali da parte dei membri nominati dalla minoranza Insieme per Verzuolo presenti alla consulta (Giglio, Ruatta e Trucco) con la quale si esprimeva quanto segue … “ vanno messi sul piatto della bilancia i pro e contro di ogni intervento che non sia di semplice ed ordinaria manutenzione,”…. proseguono …” che qualsiasi decisione in merito non possa prescindere da una rivalutazione tecnica aggiornata alle condizioni attuali….”.

A seguito di tale nota il gruppo di maggioranza “ Panero per Verzuolo Bene Comune “ consegnava alle testate locali in data 29.02.2016 la risposta: “L’amministrazione comunale nelle decisioni che prenderà terrà sicuramente conto di questi pareri, valutando attentamente e profondamente le scelte conseguenti senza dimenticare anche che una eventuale caduta di alberi ipotizzata e richiamata dai Tecnici Provinciali, possa costituire danno rilevante per persone e mezzi circolanti nonché motivo di carente valutazione del rischio da parte dei Responsabili Comunali.”…

Successivamente la giunta guidata dal sindaco Giovanni Carlo Panero ha incaricato professionisti esperti nel settore per effettuare un nuovo monitoraggio della salute degli alberi realizzando interventi endoterapici e la potatura come segnalato dai professionisti.
Su documentata perizia dei tecnici è stato inoltre effettuato l’abbattimento di alcune piante malate e pericolose e, a seguito della nevicata del dicembre 2016 purtroppo su segnalazione degli esperti, l’abbattimento di alcuni alberi fortemente compromessi.

In questi cinque anni quindi non si è mai proposto, parlato o pensato di stravolgere e/o annullare il viale. Abbiamo operato per la sua salvaguardia, non solo in campagna elettorale. La tutela e riqualificazione del viale è scritta in modo dettagliato e puntuale nel nostro programma elettorale depositato presso l’ufficio elettorale.

Per correttezza vogliamo ancora fare però riferimento a due delibere della Giunta Comunale la n. 28 e 35 del 2006, quando Sindaco era Gianfranco Marengo. In tali documenti si dava mandato di abbattere tutti gli alberi di Via Castello (oltre ad altri alberi), con il reimpianto con essenze arboree differenti.
Non vogliamo entrare nel merito della necessità o meno di tale decisione ma già allora bisognava pensare alla tutela del viale considerato che molti cittadini ci ricordano che il viale definito come “leja” non era solo lungo la Provinciale ma il suo inizio era in prossimità della Chiesa SS Filippo e Giacomo cioè Via Castello. Una domanda sorge spontanea: perché già allora (13 anni fa) non si sono attivate le procedure di salvaguardia della “leja” come bene storico e paesaggistico?