Edoardo Dadone, dal Conservatorio di Cuneo ai più prestigiosi traguardi internazionali

Chitarrista e compositore, è stato protagonista in tre concorsi internazionali

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E’ una persona divertente Edoardo Dadone, ma il suo curriculum di grande spessore dice a chiare lettere che le sue giornate sono ricche di lavoro e impegni, e di qualità.

Chitarrista e compositore: in queste due parole si può riassumere il percorso di studi e interessi di questo ex allievo del Conservatorio di Cuneo, lanciato a grande velocità nella carriera internazionale.

Cuneese di nascita (giovanissimo, è del 1992), Dadone ha iniziato lo studio della chitarra all’età di otto anni e si è diplomato nel 2010 sotto la guida di Stefano Viada. Si è perfezionato poi con Leo Brouwer, Giulio Tampalini, Gianni Nuti, Roberto Masala, Lucia Pizzutel e attualmente prosegue il percorso chitarristico con Luigi Biscaldi. Interprete di gran livello quindi, sia in performance dal vivo sia come protagonista di incisioni discografiche (il suo CD d’esordio è contenuto nella collana “I maestri della chitarra” della rivista Seicorde. Recentemente, è uscita per DaVinci records l’integrale delle opere per chitarra di Antonio Giacometti, disco giudicato “Cd del mese” da Seicorde).

C’è però il secondo lato della medaglia, e sono gli studi di composizione, e ancora una volta ecco un diploma ottenuto con studio e talento presso il Conservatorio di Cuneo, col massimo dei voti e la lode, sotto la guida di Giorgio Planesio (ma come fermarsi? attualmente approfondisce i suoi studi con Giorgio Colombo Taccani).

Ed ecco, arrivano tutti nel 2018 alcuni tra i più ambiti traguardi per un compositore, con tre concorsi internazionali di primo piano.

Si inizia con il primo premio al X Concorso Europeo di Composizione GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano con il brano per controfagotto Studio di figura da Medardo Rosso. Si prosegue con la vittoria della II edizione del Concorso Internazionale di Composizione Appassionato Ensemble con il brano  Ragged claws per violino, violoncello e pianoforte. La Giuria era composta da Sonia Bo (Italia, Presidente), Mehdi Khayami (Iran) ed Umberto Pedraglio (Italia, Direttore artistico). E ciliegina sulla torta, il primo premio nel 39°Concorso Internazionale di Composizione Premio Valentino Bucchi, dedicato al Quartetto d’archi, con il brano Trajes de Luces. Nella Giuria del prestigioso concorso, i Maestri Claudio Ambrosini, Matteo D’Amico, Gart Knox e Giovan Battista Luca.

c.s.