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Un’altra finale, un’altra sconfitta, ma questa volta è diverso. Questa volta fa male. La Lpm Bam Mondovì torna con tanta amarezza a qualche lacrima da Verona: la Coppa Italia di Serie A2 è stata nuovamente assaporata, ma ha poi preso la strada di Sassuolo.
Sul più bello, le gambe delle monregalesi, avanti 8-3 nel quinto set, hanno iniziato a tremare e, complice anche qualche video-check da cardiopalma e poi rivelatosi negativo, hanno ceduto il passo alle giovani terribili di Barbolini.
Lo scorso anno il ko era arrivato con Marignano, ma fu un’altra storia, con una squadra, quella rossoblù, arrivata da outsider in fondo. Questa volta poteva (e forse doveva) finire diversamente.
Resta, però, un altro super-percorso, dato forse troppo per scontato da chi ha seguito le monregalesi. Prima il 3-1 contro il Delta Informatica Trentino, in un match giocato bene e vinto con convinzione, poi lo stesso risultato proprio contro Marignano: una vendetta sognata, covata ma per nulla certa.
Mondovì ha avuto ancora una volta il merito di portare una città ed un sindaco a Verona, con centinaia di cuori pulsanti in un Agsm Forum che, diciamolo, era soprattutto rossoblù.
Ora, c’è un campionato da portare in fondo nel miglior modo possibile (e nessuno parli di A1, la scaramanzia è dominante): la Lpm Bam Mondovì riparte da un quarto posto nella Pool Promozione e da due ko tra regular season e Coppa Italia, ma questa è un’altra storia.
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