Autovelox sul Colle di Cadibona: sicurezza per gli automobilisti o un modo per “spennarli”?

Lettera aperta di un lettore indignato, dopo essersi visto recapitare non una ma ben due multe RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

0
2102

Il controllo della velocità stradale continua a far discutere, soprattutto per la presenza degli autovelox fissi, che negli ultimi anni sono aumentati esponenzialmente, esattamente come il numero di utenti che si è visto recapitare una o più delle famose “raccomandate verdi”.

Un nostro lettore ci ha scritto una lettera aperta per lamentare la situazione, insostenibile, riguardo agli autovelox posti lungo il Colle di Cadibona.

Lettera aperta al Presidente della Provincia di Savona,

Qualche settimana fa, in particolare domenica 7 ottobre, ho deciso di trascorrere una giornata tranquilla al mare con mia moglie per poter godere di un buon pranzo a base di pesce; abbiamo deciso di prendere la moto e di percorrere il Colle di Cadibona per goderci al meglio il tragitto. Ancora non sapevamo quanto ci sarebbe costata quella domenica.

Non corro mai né in auto né in moto, soprattutto in prossimità di centri abitati, strade trafficate o luoghi dove possono esserci pericoli per gli utenti deboli della strada e sono convinto di aver viaggiato anche quel giorno in sicurezza.

La scorsa settimana, a distanza di circa due mesi, ci siamo visti recapitare non una ma ben due “raccomandate verdi”. Con sorpresa abbiamo aperto le buste e con stupore abbiamo constatato di essere stati multati per eccesso di velocità prima al km 147+300 della SP29 in località Montemoro, direzione Altare, dove il limite di velocità è di 60km/h e, subito dopo, al km149+500, in località Maschio, dove il limite è fissato a 80km/h per gli autoveicoli mentre a 60km/h per i motoveicoli. Da notare che le infrazioni sono state accertate sulla stessa strada a distanza di circa 2km l’una dall’altra, in un arco di tempo inferiore ai tre minuti; questa decisione che senso ha, se non quello di “battere cassa”?

I verbali, molto salati (totale 368,46 euro), oltre alla decurtazione di 6 punti della patente, sanziona un eccesso di velocità di circa 15km/h oltre il limite consentito, una punizione che ritengo un po’ eccessiva. Inoltre con noi era presente un’altra coppia, che, nelle settimane precedenti, percorrendo lo stesso tratto di strada, era già incappata nella stessa disavventura e si è vista recapitare, dopo due mesi, quattro multe; le tempistiche di accertamento e notifica delle sanzioni sono veramente troppo lunghe e questo rischia soltanto di contribuire a  tassare ulteriormente gli utenti della strada.

La mia lamentela non è tanto per le multe salate, che ovviamente ho già provveduto a pagare o per le misure di sicurezza che devono essere adottate per rendere le strade sicure, quanto sulla non visibilità della segnaletica. I due velox sono segnalati da un piccolo cartello, in alto, a lato carreggiata, che non è possibile notare se si guarda la strada, inoltre la zona in cui sono posti, dove vige il divieto di sorpasso, è davvero una zona a così alto rischio?

Sono molto amareggiato, anche perché da piemontese, ritengo la Liguria un ottimo posto per un gita fuori porta, ma, onestamente, se per raggiungere Savona bisogna “giocare a nascondino”, cercando di scovare la segnaletica stradale per non incorrere in sanzioni, forse è meglio incentivare il turismo altrove.

Dopo aver pagato le multe sono tornato sul luogo per vedere bene dove sono posizionati i velox, allego alcuni scatti. La prossima volta credo, onestamente, mi recherò altrove per mangiare un buon piatto di pesce.

 

Lettera firmata