Il “San Giuseppe” a Bruno Vespa

Giorgio Calabrese e Roberto Cerrato hanno intervistato il celebre giornalista. Nella stessa occasione consegnati anche i contributi della fondazione “Cagnasso”

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“Porta a porta” si è trasferita per un pomeriggio ad Alba, in occasione della consegna a Bruno Vespa del premio “San Giu­seppe” 2018. Ma stavolta l’intervistatore è diventato intervistato, sottoposto al fuoco di fila delle domande di una delle sue “vittime” ricorrenti, vale a dire il nutrizionista Gior­gio Calabrese, e del presidente del centro studi “San Giuseppe” Onlus, Roberto Cerrato, l’associazione culturale a cui si deve la manifestazione, giunta alla diciannovesima edizione, che vanta un “palmarès” di insigniti davvero di pri­mis­simo piano.
Basti citare Gianni Letta e An­drea Agnelli, gli albesi Giulio Pa­russo e Francesco Girotti, la corale “Stella alpina”, la fanfara della brigata alpina “Taurinense” e, l’anno scorso, Angelo Borrelli, re­sponsabile del Dipartimento nazionale di Protezione civile che, tra l’altro, è tornato sotto le torri medievali all’inizio di no­vembre, invitato da “Pro­teggere insieme”, altro benemerito sodalizio albese fondato e guidato da Roberto Cerrato.
Bruno Vespa si è soffermato sui mo­menti più memorabili della sua autorevole trasmissione sul­la rete ammiraglia della tv di Stato, di fatto di­ventata la “terza Camera” italiana, ad esempio la clamorosa telefonata in diretta di papa Woj­tyla, ma anche sugli e­venti che hanno cambiato la storia del Paese di cui egli è stato testimone e cronista, come il
ra­pimento e l’assassinio di Aldo Mo­ro, nel 1978, per mano dei terroristi delle Brigate rosse.
Il giornalista e saggista non si è sottratto alla richiesta di parlare delle sue vigne in Puglia e, na­turalmente, si è soffermato sul­l’ultimo libro, “Rivoluzione”, in cui affronta, come sempre alla fi­ne di ogni anno, l’attualità politica nazionale.
Un altro momento molto importante in San Giuseppe è stata la consegna dei con­tributi di solidarietà per il 2018 da parte della fondazione “Cag­nasso”, costituita nel 2007 dai figli del senatore e sindaco di Alba Osvaldo Ca­gnas­so, oggi in memoria anche di Mi­riam e dei fratelli Leonarda, Pier­gior­gio e Con­tardo.
A rappresentarla c’erano Renato Cagnasso ed Ettore Paganelli.
Per la provincia sono state chiamate alla ribalta le associazioni “Mai + sole” di Savigliano della presidente Adonella Fiorito (2.500 euro), “Fiori sulla Luna” di Cuneo (2.500 euro) e “Côni Vip (“Cuneo-Viviamo in positivo Onlus) del presidente Michele De Faveri (1.000 euro). Per le at­tività in Alba sono stati individuati: casa-famiglia “San Luca” della comunità “Papa Gio­vanni XXIII”, referente Fran­ce­sco Gior­­­dano (2.000 euro); “Vip-Ar­co­baleno Alba”, referente Ser­gio Cam­pigotto (1.000 euro); grup­po di volontariato vincenziano di Alba “Immacolata concezione”, referente Rosa Carla De Ni­cola (2.000 euro); Caritas albese, referente don Gigi A­lessan­dria (4.000 euro); progetto “Be­tania”, referente don Dino Negro (4.000 euro); associazione “Lu­dica”, referente Giorgia Guiggi (1.500 euro).