Cuneo – Convengno della Cgil sui trasporti, tutti concordi: “Serve fare rete”

Durante l'incontro si è parlato anche delle opportunità per la Granda legate al nuovo Porto di Vado e di Asti-Cuneo. Balocco: "Nei prossimi giorni attendiamo risposte decisive"

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Si è parlato di trasporti ed in particolare di “Cura del ferro” nel convegno organizzato da Cgil e Filt della provincia di Cuneo nello Spazio Incontri della Fondazione Crc, a Cuneo. L’argomento trattato, di grande attualità, e la presenza di relatori competenti, hanno offerto spunti interessanti, rendendo l’appuntamento un momento di confronto proficuo.

Attenzione puntata, in particolare, sulle linee ferroviarie, ma in generale l’argomento mobilità è stato trattato a 360 gradi nel corso dell’incontro presieduto dal segretario generale Filt Cgil di Cuneo Ivano Esposto. Davide Masera, segretario provinciale della Cgil, ha spiegato gli obiettivi del convegno: “In Granda la disoccupazione è la più bassa del Piemonte, ma le infrastrutture rappresentano sempre un freno: il messaggio che vogliamo lanciare è di avere maggiore attenzione a questo tema, mettendosi insieme e creando progetti concreti”.

Il primo ad intervenire è stato l’assessore regionale Francesco Balocco. Che, parlando di infrastrutture cuneesi, non poteva non cominciare dalla Asti-Cuneo: “Nei prossimi giorni ci sarà un incontro tra il presidente della Provincia Borgna e il ministro Toninelli da cui speriamo che arrivino finalmente delle risposte”. Poi, si è concentrato sull’intermodalità: “E’ un tema importante, di cui finalmente ci stiamo convincendo tutti. Bisogna sollecitare interventi per agevolare le aziende. E poi c’è la piattaforma di Vado, che potrà avere ripercussioni positive anche sul nostro territorio: dobbiamo essere bravi a coglierle”.

A rappresentare il Comune di Cuneo era presente il vice sindaco Patrizia Manassero, che ha ribadito l’importanza del progetto del porto di Vado anche per la città capoluogo (“la questione è entrata nella nostra programmazione strategica”). Mauro Gola, presidente di Confindustria, ha ribadito un concetto importante, già espresso in altre occasioni: “Bisogna cominciare a pensare alle infrastrutture come un bene collettivo, con uno sguardo che riesca ad andare oltre i limiti geografici e gli interessi personali del momento”.

Uno degli obiettivi del convegno era anche quello di approfondire il tema del progetto del nuovo porto di Vado, illustrato dal presidente della Società Interporto Vado Gianluigi Miazza. Come questa nuova piattaforma potrà aprire opportunità per la provincia di Cuneo lo ha spiegato l’imprenditore cuneese nel settore dei trasporti Valter Lannutti, che punta a far diventare l’area dell’ex Cobra di Mondovì, di cui è proprietario, un polo logistico importante: “Bisogna pensare che i container che arriveranno non dovranno solo essere scaricati, ma anche lavorati: Mondovì potrebbe diventare una porta decisiva in questo senso, portando occupazione, lavoro e valore aggiunto. Noi ci siamo, ma vogliamo che si aggiungano altri operatori: la concorrenza non è un problema, c’è spazio per tutti. E’ necessario fare sistema, è il mercato che lo chiede”. “A noi interessa molto l’aspetto occupazionale – ha aggiunto il sindaco di Mondovì Paolo Adraino -. Su questo tema vedo un’unità di vedute che mi lascia ben sperare”.

Sono anche intervenuti Giorgio Ajassa e Dario Zucchelli di “Noi per Savona”, il segretario generale della Cgil di Savona Andrea Pasa, il responsabile della pianificazione del Nord Ovest di Rfi Emmanuele Vaghi e il segretario regionale Filt Cgil Mauro Poggio. Le conclusioni sono state affidate al segretario regionale della Cgil Piermassimo Pozzi: “Su una cosa siamo tutti d’accordo: solo con un programma di sviluppo economico che abbia un’idea e che sia al passo con i tempi si può pensare di poter crescere. Ma dobbiamo avere risposte adesso, altrimenti non saremo all’altezza dello sviluppo”.