Produzione industriale cuneese in crescita del 2% nel II° Trimestre 2018

+1,8% su base regionale. Meccanica, tessile e alimentare i settori che sostengono lo sviluppo

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L’incremento della produzione industriale si associa ai risultati positivi registrati dagli altri indicatori analizzati: si evidenziano, infatti, incrementi tendenziali degli ordinativi interni(+0,8%) e di quelli esteri (+2,9%); in media, il fatturato totale delle imprese manifatturiere intervistate cresce del 2,3% rispetto al periodo ottobre-dicembre 2017, con la componente estera che registra un incremento del 3,7%; in lieve flessione il grado di utilizzo degli impianti che scende al 64,8%.

Piemonte: il II trimestre 2018 in sintesi

Produzione industriale:                      +1,8% rispetto al II trimestre 2017

Ordinativi interni:                              +0,8% rispetto al II trimestre 2017

Ordinativi esteri:                               +2,9% rispetto al II trimestre 2017

Fatturato totale:                                +2,3% rispetto al II trimestre 2017

di cui estero:                                      +3,7% rispetto al II trimestre 2017

Grado di utilizzo degli impianti:          64,8%

Il Presidente di Unioncamere Piemonte, Ferruccio Dardanello, commenta: “Il Piemonte continua a crescere, ma il suo percorso rischia di essere accidentato e pieno di ostacoli, senza un’attenzione costante da parte delle istituzioni e senza una rete di supporto politica alle iniziative imprenditoriali sia in fase di start up che di sviluppo. È quindi compito imprescindibile dei governi nazionali e locali agevolare questo percorso di crescita con strumenti tesi alla sburocratizzazione, alla riduzione del digital divide e ai processi di accompagnamento all’internazionalizzazione, politiche che ora più che mai risultano necessarie”.

A livello settoriale, l’incremento dei livelli produttivi non ha coinvolto tutti i comparti manifatturieri. La meccanica registra il risultato migliore del secondo trimestre, aumentando l’output prodotto del 5,2%; a breve distanza segue la filiera tessile con uno sviluppo tendenziale della produzione del 4,0%. Ottimo anche il trend realizzato dalle industrie elettriche ed elettroniche e da quelle alimentari e delle bevande, entrambe con una crescita superiore alla media regionale pari al 3%.

Il comparto dei metalli, dopo la forte espansione produttiva vissuta nei primi tre mesi dell’anno, rallenta il ritmo di crescita, segnando un +2,1%. Sostanzialmente piatta la performance evidenziata dalle industrie del legno (-0,1%), da quelle dei mezzi di trasporto (-0,2%) e dal comparto della chimica-gomma-plastica (-0,3%).

Focalizzando l’attenzione sui mezzi di trasporto, protagonisti della crescita del 2016 e del I semestre 2017, si rileva come la crescita nulla del II trimestre 2018 risulti il frutto di una contrazione sostenuta della produzione di autoveicoli (-7,2%), bilanciata dal miglior andamento della componentistica autoveicolare (+2,1%) e dell’aerospazio (+5,0%)

L’analisi della dinamica della produzione industriale per classe di addetti evidenzia, nel II trimestre 2018, tendenze positive per quasi tutte le dimensioni d’impresa, solo le micro aziende(meno di 9 addetti) si fermano a una sostanziale stabilità (-0,1%). Le medie imprese (50-249 addetti) registrano l’incremento più sostenuto (+3,2%); l’output prodotto aumenta del 2,6% per le realtà di grandi dimensioni (oltre 250 addetti) e cresce dell’1,1% per le piccole imprese (10-49 addetti).

La crescita della produzione industriale ha riguardato la totalità dei tessuti produttivi locali, ad eccezione di quello astigiano (-1,8%) che, dopo lo sviluppo evidenziato nel I trimestre dell’anno, subisce una battuta d’arresto in quasi tutti i comparti produttivi, tranne che in quello metalmeccanico.

Il risultato migliore appartiene alle manifatture biellesi che, grazie alla componente meccano-tessile, incrementano la produzione industriale del 5,3% rispetto all’analogo trimestre del 2017.

Anche Vercelli, sostenuta dalle aziende tessili e da quelle alimentari, realizza un ottimo risultato (+4,8%).Con una crescita superiore alla media regionale troviamo anche Alessandria(+4,2%) e Cuneo (+2,0%). Novara registra una variazione produttiva analoga a quella media piemontese (+1,8%). Risultati più contenuti accompagnano invece Verbania e (+1,5%) e Torino (+1,0%).

c.s.