Conclusa la decima edizione del Premio Ostana

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Con la cerimonia di premiazione tenutasi questo pomeriggio si è conclusa la X edizione del Premio Ostana, insignita della Medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica.

 

Gli autori premiati in questa edizione sono il poeta mazateco Juan Gregorio Regino; il giovane scrittore kosovaro Adil Olluri; il poliedrico autore occitano Matthieu Poitavin; la poetessa irlandese Doireann Nì Ghriofa; l’intellettuale e traduttore ciuvascio Aleksej Leontiev; il grande cantautore catalano Joan Isaac; il regista basco Asier Altuna; la scrittrice italo-slovena Tatjana Rojc e il poeta americano Bob Holman.

 

Tutti gli autori hanno portato a Ostana, attraverso il loro prezioso lavoro, la testimonianza della loro lingua madre, per celebrare insieme la biodiversità linguistica del mondo. Regino è grande innovatore e di fatto il fondatore della lingua mazateca scritta; Olluri, Poitavin e Rojc sono scrittori che con la loro opera di grande qualità contribuiscono alla diffusione e alla difesa delle rispettive lingue; Doireann Nì Ghriofa ha ricevuto numerosi riconoscimenti per le sue poesie in lingua irlandese; Leontiev ha dato nuovo impulso al ciuvascio traducendo grandi classici della letteratura russa ed europea; Joan Isaac è senza dubbio uno dei più grandi cantautori della Nova Cançó catalana; Altuna è uno dei più importanti registi baschi della sua generazione e con “Amama” ha dato voce al basco in numerosi festival internazionali; Bob Holman è stato premiato per la sua attività in difesa della diversità linguistica nel mondo.

Questa mattina si sono esibiti in una performance collettiva, accompagnati dalla musica del gruppo Blu L’Azard.

Ancora una volta, il Premio ha offerto un’occasione per condividere, riflettere e sensibilizzare. Ma è stato anche un incontro di festa, un caleidoscopio di suoni e di espressioni linguistiche, per scoprire la “musica delle lingue” insieme.

 

Ines Cavalcanti di Chambra d’Oc, curatrice del Premio, commenta: “Siamo arrivati al X anno, un anno cruciale per il futuro del Premio perchè giunte a questi traguardi le manifestazioni devono prendere il volo e fare un salto di qualità. La qualità a Ostana c’è sempre stata, ma essendo zona di montagna è difficile affermare una rassegna di vero respiro nazionale, che non ricada in un festival folkloristico. Noi vogliamo andare verso il futuro e porre il problema universale della tutela delle lingue madri, di cui noi siamo portatori attraverso l’occitano. Vogliamo che questa rete costruita in 10 anni – con autori e accompagnatori – aiuti a sensibilizzare le sedi giuste e a portare un’inversione di tendenza: che la gente capisca che le lingue sono patrimonio di tutti e per questo tutti devono contribuire alla loro tutela, difesa e promozione. È un pensiero diverso rispetto al passato, quando le lingue minoritarie si difendevano chiudendosi: oggi con la globalizzazione questo non sarebbe piu possibile e la nostra è una strategia per adeguarci ai tempi e dare più chances alle lingue madri, mettendole in rete e liberandole dal senso di inferiorità: la diversità linguistica è un valore fondamentale, come dice anche la nostra Costituzione, e va difeso.”