Juniores Nazionale – Pisano non ci sta: “Formula del campionato assurda”

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Promozioni e retrocessioni tra tornei provinciali e regionali, playoff e playout, a partire dalla categoria Giovanissimi.

 

Una nuova formula, quella introdotta da questa stagione per i campionati giovanili di calcio per quanto riguarda il comitato Piemonte-Valle d’Aosta della Lnd, che fin dalla scorsa estate ha fatto molto discutere. Numerosi gli addetti ai lavori che nel corso dei mesi hanno mosso critiche nei confronti del nuovo meccanismo di qualificazione ai campionati regionali.

 

Tra questi c’è anche Giuseppe Pisano, tecnico della Juniores Nazionale del Bra. Abbiamo raccolto il suo “sfogo”: “Con questa formula – spiega il tecnico giallorosso – si perde di vista il vero scopo del settore giovanile: le società sono costrette a dare importanza al solo risultato a ricercare in ogni modo di ottenere la salvezza per non rischiare di perdere i ragazzi nella stagione successiva. Si sta mettendo in secondo piano la crescita dei ragazzi: è assurdo costringere squadre di Giovanissimi e Allievi a giocarsi la salvezza per non retrocedere nei tornei provinciali”. Una situazione che poi va a creare disagi, nel caso specifico, alla stessa formazione Juniores guidata da Pisano: “Spesso sono costretto a fare allenamenti con 10 ragazzi, perchè giustamente dobbiamo fornire giocatori alla prima squadra, ma allo stesso tempo non possiamo “pescare” ragazzi dalle formazioni Allievi, che hanno bisogno dell’intero organico per giocarsi una salvezza che come detto è importantissima per la società”.

 

Il tecnico giallorosso, insomma, è decisamente critico: “Lo scorso anno, per fare un esempio, senza questa formula ci potemmo permettere di portare i 2000 Bonolo e Morra in Juniores: tutti e due quest’anno hanno fatto presenze in Serie D, segno che l’esperienza dello scorso anno ha portato una crescita. Quest’anno invece non riusciamo a dare la stessa opportunità ai 2001, che devono concentrarsi sulla salvezza con la loro formazione e non possono fare esperienze con i più grandi: è la dimostrazione che questo meccanismo frena la crescita dei giovani giocatori”.

 

“L’obiettivo di un settore giovanile – prosegue Pisano – dev’essere solo ed esclusivamente la crescita dei ragazzi, e noi a Bra in questo cerchiamo di lavorare in quest’ottica, i tanti ragazzi che abbiamo fatto esordire in prima squadra lo dimostrano. Questa formula, invece, costringe a mettere in primo piano il risultato, quando si dovrebbe dare precedenza alla formazione dei ragazzi: io lo trovo assurdo”.

 

Redazione Sportiva Ideawebtv.it