La “figura” al centro / La scelta di Giulio, 4 feb. 2018, Museo La Castiglia, Saluzzo | Viaggio di un paesaggista nel secolo che distrusse il paesaggio

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Uno scrittore, un musicista e un artista/giornalista. Cosa può legare queste tre figure? Il paesaggio.

Quello raccontato, o impresso nelle pagine di un libro come “Quando l’automobile uccise la cavalleria”, quello disegnato e narrato in un quadro, quello descritto dalla musica, arte capace di evocare la forza dell’immagine attraverso le note.

Saluzzo ospita, all’interno della mostra LA SCELTA DI GIULIO, un incontro dedicato al tema del figurativo e del paesaggio.

Un’ occasione per il pubblico e gli appassionati di incontrare e ascoltare – appunto su questo tema – professionisti che raccontano il valore del paesaggio attraverso linguaggi differenti, linguaggi che sanno incontrarsi e mescolarsi.

Differenti punti di vista per raccontare ciò che ci circonda. Dal figurativo del pittore Giulio Boetto al figurativo della scrittura di Caponetti, passando per la musica: un nuovo ed interessante viaggio nel secolo scorso.

Giorgio Caponetti è nato a Torino nel 1945, laureato in lettere e filosofia ha una brillante carriera da pubblicitario, firma importanti campagne nazionali e internazionali vincendo anche il premio Sipra 1969 per la miglior regia.

Sceneggiatore e regista di molti spot internazionali, si dimostra autore eclettico, nel 1974 trasferisce nel Monferrato e poi in Maremma per diventare allevatore e addestratore di cavalli, istruttore d’equitazione, regista e conduttore di spettacoli e documentari equestri. Negli anni ‘89/’90 collabora con “linea Verde” (Rai1) e con la rivista 2Airone” disegnando itinerari a cavallo in Italia.
Tra i suoi principali lavori, apprezzati dal pubblico e dalla critica, c’è sicuramente il suo primo romanzo, “Quando l’automobile uccise la cavalleria”, giunto ormai alla settima ristampa, in cui racconta la storia segreta della nascita della Fiat; “Due belle sfere di vetro ambrato” inaugura la serie di avventure di Alvise Pàvari dal Canal, esperto di cavalli e grande viaggiatore, pericolosamente sensibile alle donne e al mistero.

Il secondo romanzo della serie, “Venivano da lontano”, ci riporta all’epoca degli etruschi e si svolge a Tuscania. Con “La carta della regina”, Alvise lascia Venezia per immergersi in un’avventura siciliana. “La disfida” è ambientato in terra di Puglia tra i giorni nostri e cinquecento anni fa.

Marco Robino, fondatore degli Architorti, gruppo musicale e, al tempo stesso, progetto culturale. Autore da oltre dieci anni delle colonne sonore di opere e lungometraggi di Peter Greenaway, degli allestimenti alla Venaria Reale e dell’installazione del Sarcofago degli Sposi per il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e Genus Bononiae a Bologna.

 

Giosuè Boetto Choen , giornalista regista e autore televisivo italiano. Vanta la realizzazione e conduzione di molti programmi culturali per la Rai quali Intorno a Noi, La storia siamo noi, Unomattina, La macchina della verità, Mosaico, L’Italia tra le stelle, Spazio libri, Cento anni di Fiat, Volava l’anno, La storia siamo noi, Dixit – Qualcosa da dire e Magazzini Einstein.

Giornalista per Il Corriere della Sera e pubblicitario prima con Armando Testa e poi con Emanuele Pirella. L’impegno costante con musei e mostre internazionali, lo ha portato realizzare allestimenti digitali, ricostruzioni e cartoni animati 3D.

Nel 2000, per il CINECA di Bologna e la RAI ha scritto e condotto “High Tech Pompei”, la prima ricostruzione digitale della città come virtual set televisivo.

Del 2009 è Big Bang, 14 miliardi di anni in otto minuti, il primo documentario stereoscopico 3D per un museo italiano. Ancora per CINECA, ha scritto e diretto il primo cartone animato 3D pensato per un museo europeo “Apa alla scoperta di Bologna”. Nel 2014, per il Museo nazionale etrusco di Villa Giulia e Genus Bononiae ha ideato il concept della mostra “Il viaggio oltre la vita: gli Etruschi e l’aldilà tra capolavori e realtà virtuale”.

In entrambi i musei è proiettato il nuovo film d’animazione 3D “Ati alla scoperta di Veio” di cui ha curato soggetto e regia, con la voce di Sabrina Ferilli.

A Bologna ha realizzato, in prima mondiale, l’installazione dedicata al Sarcofago degli Sposi, che abbina per la prima volta uno spettacolo in 3D Architectural Mapping all’uso di una grande piramide ologrammatica.

 

INGRESSO LIBERO
INGRESSO MOSTRA €5

Orari aperture mostra: sabato 14,30-18, domenica e festivi 10,30-12,30 e 14,30-18.

 

Per ogni informazione:
[email protected] +39 347 0559775 – +39 320 8698957