Calcio Femminile – Il Pinerolo vola con mister Roberto Panigari: “Vogliamo continuare a crescere”

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E’ uno dei migliori allenatori di calcio femminile in Piemonte ed anche una vecchia conoscenza della provincia di Cuneo: stiamo parlando di mister Roberto Panigari, ex Musiello Saluzzo ed ora alla guida del Pinerolo in Serie C.

 

Un 2017 strepitoso quello del tecnico originario di Vinovo con la promozione nella massima serie regionale dopo pochi mesi di panchina ed un avvio di stagione pazzesco ed il primo posto saldamente in mano.

 

Mister Panigari, si chiude un anno praticamente perfetto per te con la promozione in Serie C e l’attuale dominio nel nuovo campionato…

 

“La società, sin dal primo giorno di collaborazione, mi ha espresso la volontà di salire di categoria. Visto che il campionato era già chiuso in favore dell’Ivrea l’unico modo per poter ottenere il pass in Serie C era quello di vincere la Coppa Piemonte oppure arrivare in finale con l’Ivrea. Siamo riusciti ad accedere alla finalissima perdendo contro una squadra forte e quadrata che ha meritato”.

 

Il mercato estivo aveva lasciato intendere ad un deciso cambio di passo del Pinerolo, ti aspettavi un rullino di marcia del genere?

 

In sede di mercato con il Presidente Fortunato abbiamo concordato di puntare subito ai vertici e, quindi, abbiamo contattato ed ingaggiato ben otto nuove giocatrici che hanno dimostrato di credere nel programma societario. Onestamente ho sempre pensato di avere un buon organico che potesse far molto bene ma, forse, non così: abbiamo il miglior attacco e la miglior difesa, sinonimo di grande solidità. Devo dire che le ragazze hanno capito sin da subito come si doveva lavorare per ottenere dei buoni risultati. La società, inoltre, non ci appoggia e non ci fa mancare nulla: un elemento essenziale per fare bene”.

 

Quali sono gli obiettivi per questo 2018 che sta per iniziare?

 

“Ovviamente la vittoria del campionato e poi la Coppa Piemonte nella quale stiamo andando molto bene. Al 90% il primo turno è passato. Chi vincerà questa competizione, inoltre, disputerà un torneo nazionale costituito ad hoc. Scegliere solo uno di questi due obiettivi sarebbe riduttivo: il Pinerolo ha la volontà di arrivare in fondo ad entrambe le competizioni. Un’altra volontà della società è quella di far crescere le giovani del vivaio ed il primo posto con la Juventus Spa di Agnelli nel campionato Primavera è un chiaro segnale che siamo sulla strada giusta, anche se bisogna continuare a lavorare”.

 

L’ingresso della Juventus S.p.A. cosa ha cambiato nel mondo del calcio femminile?

 

“E’ stato un passo importante che si sta rivelando un esempio per le altre squadre. Nessuno forse si aspettava una Juventus così competitiva sin dalla prima stagione ma, se si ha una società solida, seria e competente alle spalle, iniziare è molto meno difficile. Stanno facendo un grande lavoro anche nel settore giovanile e le bambine/ragazzine sono, logicamente, più attirate dal vestire una maglia professionistica come quella bianconera o quella del Torino. Questo ovviamente penalizza noi ‘piccoli’ che dobbiamo continuare a fare fuoco con la poca legna che abbiamo dopo che queste due squadre hanno fatto piazza pulita. Comunque si crea movimento e questa è un’ottima cosa”.

 

Facciamo il punto sulla Serie B: quali squadre piemontesi hanno chance di restare nella prossima serie cadetta a girone unico?

 

“Sono tre le squadre piemontesi che stanno lottando per questo traguardo: Novese, Luserna San Bernardo e Juventus Torino. Siamo appena a metà campionato, comunque, ed è difficile fare previsioni anche se penso che tutte e tre possano dire la loro. Non so bene, però, cosa accadrà al Luserna dopo lo svincolo di ben 18 giocatrici, spero per la società che possa continuare nel percorso di crescita intrapreso”.

 

Ultima domanda sulla tua ex squadra, il Musiello Saluzzo che dopo la separazione con te non ha sinora rivissuto gli stessi fasti..

 

“Del Musiello Saluzzo ne parlo sempre in modo positivo sotto il punto di vista del gruppo e dello staff tecnico. Ho lavorato due anni seguendo le direttive della società ed i risultati sono arrivati, forse anche sopra le aspettative. Abbiamo portato a Saluzzo molte giocatrici forti che si sono mette in discussione seguendo le direttive mie e della società, facendo un gran lavoro. Ci tengo a ribadire che è stata la società a volermi mandare via per motivi, da come mi è stato detto personalmente, solo di natura economica. Vedendo i risultati del Musiello Saluzzo negli ultimi due anni sono un po’ rammaricato perché il lavoro fatto precedentemente è stato disperso, arrivando fino alla retrocessione della passata stagione. Dopo il ripescaggio la squadra sta ottenendo qualche risultato in più e lotterà per non retrocedere nuovamente. Ripeto: mi dispiace veramente molto che un gruppo coeso e strepitoso, anche umanamente e non sono sportivamente, come quello che avevamo costruito sia stato disperso”.