Busca è diventata città cardioprotetta | Il progetto, ideato e realizzato dal giovane consigliere comunale, Jacopo Giamello. Sabato 2 dicembre, il convegno sul primo soccorso e le emergenze da arresto cardiaco, con l’assessore regionale Alberto Valmaggia

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Sabato 2 dicembre, a partire dalle 8.30, al teatro Civico di Busca, l’assessore regionale, Alberto Valmaggia, e il sindaco, Marco Gallo, inaugureranno il convegno e il progetto “Persone di cuore. Busca città cardioprotetta”.

Si tratta di una buona pratica nel campo della prevenzione medica grazie alla quale sono già attive 11 postazioni salvavita sul territorio comunale (8 all’interno del contesto urbano e 3 nelle frazioni di San Giuseppe, Castelletto e San Chiaffredo), con l’installazione di altrettanti defibrillatori automatici esterni (Dae): pubblici e utilizzabili da tutti, 24 ore su 24. Ma, oltre alle postazioni, il progetto ha consentito, attraverso un Piano di formazione continua, di abilitare all’uso dello strumento e alle tecniche delle manovre di rianimazione ben 150 volontari del soccorso e 300 residenti fra insegnanti, sportivi, commercianti, operatori delle Forze dell’Ordine e cittadini. E altri corsi periodici, indicativamente uno al mese, sono in programma nel prossimo futuro, in modo da promuovere capillarmente la cultura del primo soccorso. Il progetto, ideato e portato avanti dal giovane consigliere comunale e studente di Medicina, Jacopo Giamello, non ha avuto costi per l’Ente locale, ma è stato spesato dagli sponsor privati. “L’Italia – sottolinea Giamello – sul fronte della diffusione della cultura del primo soccorso non è al passo con il resto dell’Europa. Il Comune di Busca si è posto l’obiettivo di intervenire anche in questo campo. Per questo motivo ho pensato di prendermi a cuore il problema e ho studiato il percorso, reso concreto grazie alla collaborazione del Comitato locale della Croce Rossa, degli sponsor e di tanti concittadini che hanno dimostrato grande spirito di solidarietà e desiderio di spendersi in prima persona, contribuendo di tasca loro alla propria formazione”.
Cosa significa l’intervento per Busca? “Riesce a far diventare la città davvero cardioprotetta: un caso fra i più rari, se non unico in Italia. Per avere un termine di paragone, uno dei luoghi più protetti al mondo da questo punto di vista è l’aeroporto di Chicago dove si può arrivare a una postazione salvavita in due minuti. A Busca c’è una postazione ogni 900 abitanti e, in centro città, la si può raggiungere in 4 minuti”.
Il progetto verrà presentato da Giamello nel corso del convegno “Una città cardioprotetta: la risposta della comunità salva la vita”, organizzato con il patrocinio degli Ordini professionali dei medici e degli infermieri, della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo, dell’Ospedale Santa Croce e Carle e dell’Asl Cn1. Ma, durante la mattinata, si parlerà anche dell’importanza dei programmi per salvare la vita delle persone colpite da arresto cardiaco. Sono in scaletta cinque interventi: “L’importanza della defibrillazione precoce”, a cura del direttore di Cardiologia dell’Ospedale Santissima Annunziata di Savigliano, Baldassarre Doronzo; “Nue (Numero Unico Emergenze) 112: come funziona il nuovo numero unico per le emergenze”, con il responsabile del progetto Nue della Regione Piemonte, Danilo Bono; “Il first responder: l’utilizzo del Dae da parte del personale “laico” in comunicazione con la centrale operativa dell’emergenza sanitaria”, illustrato dal direttore Emergenza Sanitaria Territoriale 118 dell’Asl Cn1, Luigi Silimbri; “Defibrillazione precoce: come cambia l’approccio al paziente in pronto soccorso”, con il direttore di Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, Giuseppe Lauria; “Il progetto scuola: l’esperienza di informazione dei medici dell’Asl Cn1 e dell’Aso Santa Croce e Carle nelle scuole della provincia “Granda” a cura della cardiologa dell’Ospedale Santissima Annunziata di Savigliano, Giuliana Bricco.
“Sono molto soddisfatto – dice l’assessore Valmaggia – del progetto portato avanti da Busca e dal suo giovane consigliere comunale. Si tratta di una buona pratica, che potrebbe essere copiata anche da altre città per salvare la vita alle persone nei casi di emergenza cardiaca”.
Per ulteriori informazioni sul progetto si può consultare il sito Internet http://www.comune.busca.cn.it/index.php?module=listNews&method=detail&id=7663