Proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori dell’ISCOT alla Ferrero di Pollenzo | La Filcams Cgil chiede parità di trattamento rispetto ai dipendenti diretti della Ferrero Spa

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E’ stato dichiarato lo stato di agitazione per i lavoratori dell’appalto ISCOT presso lo stabilimento FERRERO di Pollenzo. La decisione, presa il 23 maggio dalla Filcams Cgil unitamente alla rappresentanza sindacale aziendale, è la conseguenza delle rivendicazioni di 25 lavoratori Iscot che chiedono orario di lavoro a tempo pieno e pari dignità di trattamento rispetto ai dipendenti diretti della Ferrero SpA.

 

 

La difficile e lunga trattativa per portare i lavoratori dell’appalto al tanto desiderato tempo pieno si e’ arenata definitivamente nei giorni scorsi, quando si è appreso dalla ISCOT, l’azienda appaltatrice, che la FERRERO aveva riorganizzato il lavoro nel deposito di Pollenzo e, di fatto, tagliato le risorse economiche dello stesso. – così dalla Segreteria Provinciale della CGIL – La Filcams Cgil chiede subito un tavolo di confronto con ISCOT e FERRERO per sbloccare positivamente la situazione e sollecita la FERRERO perché si adotti una linea di comportamento lineare ed univoca che non alimenti il circolo vizioso dei lavoratori di serie A e B, che non si aumentino gli utili sulla pelle delle migliaia di lavoratori degli appalti.
La rivendicazione si inserisce all’interno delle iniziative di lotta per il rinnovo dei contratti e per ribadire la nostra contrarietà alla politica scellerata degli appalti al ribasso.
La Filcams Cgil di Cuneo invita dunque i lavoratori Iscot allo sciopero unitario del 31 maggio e al presidio organizzato dalle ore 9 alle 11,30 a Savigliano davanti all’ospedale”.