Il componente nazionale Luigi Stella ospite della Sezione Arbitri di Bra

0
410

In una riunione effettuata il 26 aprile per forza di cose non si può parlare solamente di tecnica, è un periodo troppo particolare della stagione, con i campionati che ormai si avviano verso la conclusione, e dove il lavoro fatto durante l’anno vede la sua naturale finalizzazione.

Così ha esordito Luigi Stella, da 8 anni componente delle commissioni nazionali Serie D e Interregionale, nella riunione che ha tenuto nella sezione di Bra.

 

Il momento è particolare e importante per tutti. Innanzitutto per gli arbitri, che lottano e sognano una promozione nella categoria superiore, ma anche per i dirigenti dell’Aia, che devono fare scelte non facili e il cui compito principale non è tanto quello di lavorare per promuovere gli arbitri più bravi (che con il tempo otterranno sicuramente quello che meritano), quanto cercare di evitare di scartare arbitri migliori rispetto a quelli promossi. Infine il momento è particolare anche per le società, che vedono finalizzarsi tutti gli investimenti della stagione nel giro di pochissime partite. 

 

La riunione si è basata principalmente su due domande che si devono fare gli arbitri, una diretta conseguenza dell’altra: Cosa mi mette in difficoltà? Dove è che sbaglio? Stella ha coinvolto la platea chiedendo ai singoli arbitri quali siano le situazioni che li mettono maggiormente in difficoltà: situazioni in area di rigore, situazioni grigie dal punto di vista disciplinare, gestione tecnica della gara. Però conoscere quali situazioni ci mettono in difficoltà e i propri punti deboli non basta, è solo il primo passo. Occorre capire dove e perché si sbaglia. Qui anche con l’aiuto di alcuni video ha mostrato che l’errore può arrivare da diversi fattori: ignoranza regolamentare, mancanza di personalità, spostamento non adatto a vedere ciò che accade in campo, poco lavoro di squadra.
In conclusione ha mostrato quanto sia importante conoscere se stessi e lavorare sui propri punti deboli per migliorare e arrivare a questo punto della stagione a non doversi giocare tutto in una singola partita, ma a essere in una situazione tale da potersi evitare queste ansie e paura per approcciarsi con la giusta tranquillità e determinazione alle ultime importanti gare che restano.

 

Samuele Bertaina