Nuovo sopralluogo nei cantieri del Tenda: apertura al traffico prevista per aprile 2018

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Immagine di repertorio

Si è svolto a Limone Piemonte giovedì 23 marzo il sopralluogo del Tavolo tecnico provinciale di monitoraggio dei cantieri per il raddoppio della galleria del Tenda lungo la strada statale 20.

Oltre ai vertici Anas e al responsabile unico del procedimento Fabrizio Cardone, erano presenti i sindaci Angelo Fruttero (Limone), Jean Pierre Vassallo (Tenda), Joseph Ghilardi (Breil), e Jean-Mario Lorenzi (Sospel), rappresentanti degli autotrasportatori di Confartigianato e Astra Cuneo. Per la Provincia c’era il consigliere provinciale Luciano Alesso.

 

Il progetto prevede la costruzione (in corso) di una nuova canna mono-direzionale nel senso Italia-Francia con una carreggiata effettiva di 6,5 metri (con una corsia di marcia di 3,5 metri ed una corsia di emergenza di 2,7 metri con banchina da 0,30 metri) mentre, il collegamento Francia-Italia, avverrà attraverso l’attuale tunnel ampliato (alesaggio) sino a raggiungere le dimensioni della nuova canna. Le due gallerie saranno collegate da by-pass pedonali e carrabili.

 

Il nuovo crono-programma dei lavori calcola la conclusione degli scavi per la nuova canna tra ottobre e novembre 2017 e la sua apertura al traffico nell’aprile 2018, in ritardo rispetto alle previsioni iniziali dovuto a causa di vari problemi tecnici nelle operazioni di scavo. Sono quindi previste nuove interruzioni del traffico per accelerare il cantiere. Poi partiranno i lavori di adeguamento del vecchio tunnel che sarà rifatto con le stesse dimensioni del nuovo. L’ultimazione dei cantieri (impresa Ati Grandi Lavori Fincosit – Toto Costruzioni Generali spa) è prevista (salvo ulteriori rinvii) entro febbraio 2020. L’importo complessivo dell’opera supera i 176 milioni di euro.

 

I lavori all’aperto in territorio italiano sono limitati all’adeguamento degli imbocchi e del piazzale di accesso ed al ripristino della viabilità locale mentre, in territorio francese, è prevista la realizzazione di una nuova opera di scavalco del Fosso della Cà ed il rifacimento dei tornanti presenti dall’imbocco sino all’attuale ponte di Romanin.