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Non fa drammi anche se non lesina una tiratina d’orecchie ai suoi ragazzi, Fabrizio Daidola nell’immediato dopo partita di OltrepoVoghera – Bra, partita che ha visto i giallorossi cadere nuovamente dopo nove risultati utili consecutive.
“Siamo stati poco cinici in attacco – afferma – come già successo altre volte nella stagione, non siamo stati capaci di chiudere la partita quando avremmo potuto e alla fine siamo stati puniti. Con l’OltrepoVoghera abbiamo disputato un primo tempo buono legittimando il vantaggio, mentre nella ripresa abbiamo pagato due disattenzioni in due situazioni differenti, ma questa è la legge del calcio. Quando non riusciamo a chiudere una gara nonostante le praterie che ci si sono aperte davanti, fallendo nei primi 25 minuti almeno tre palle in superiorità numerica, è naturale venire puniti, anche se oggi siamo stati castigati in maniera sin troppo severa per quella che è stata l’economia della gara. Prendiamo questa sconfitta senza fare drammi, senza fasciarci la testa ma riflettendo sui nostri errori. Siamo consapevoli che la strada è ancora lunga, dobbiamo ripartire facendo tesoro degli errori fatti. I ragazzi devono capire che quando possiamo fare male, dobbiamo essere concreti e cattivi e chiudere la gara, cosa che non è capitata oggi e neppure in altre due occasioni in questo scorcio di stagione. E’ la terza volta che andiamo in vantaggio ma non riusciamo a portare a casa i tre punti. Certo, oggi c’è amarezza perché la partita era saldamente nelle nostre mani, dovevamo solo essere più cattivi e fare il secondo gol, non lo abbiamo fatto e abbiamo incassato due reti evitabili. Voltiamo pagina, domenica ci aspetta una partita con il Verbania che diventa per noi la partita dell’anno. Dobbiamo arrivarci concentrati e consapevoli che davanti dobbiamo smetterla di giocare di fioretto ma tirare fuori più cattiveria”
