Milleproroghe, la Gancia interroga Chiamparino: “Serva delle certezze sul banco del commercio ambulante”

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Certezze da servire sul banco: quello di un commercio ambulante che, assieme ai Comuni, chiede una serie di rassicurazioni e direttive alla Regione per una coerente e uniforme applicazione degli effetti del decreto Milleproroghe per la parte relativa alla posticipazione – decisa dal Governo Gentiloni – dell’entrata in vigore della cd direttiva Bolkenstein.

Si tratta della norma europea che apre alla concorrenza dell’intera Unione Europea, allargata a Est, il mercato delle licenze del commercio ambulante.

 

A interrogare la Giunta regionale, presieduta da Sergio Chiamparino, è la Capogruppo della Lega Nord in Consiglio Regionale, Gianna Gancia: “Sia chiaro – spiega l’esponente dell’opposizione piemontese – che il Milleproroghe non annulla la “Bolkenstein”, semplicemente ne posticipa gli effetti in avanti nel tempo. E, come sempre avviene in simili casi, le decisioni centrali non tengono conto del lavoro nel frattempo svolto dalle amministrazioni regionali e locali per arginare gli effetti di una direttiva che sempre abbiamo ritenuto dannosa per il lavoro di moltissime famiglie italiane e piemontesi”.

 

Per questo motivo, la Capogruppo di opposizione Gancia esorta la Giunta regionale a varare degli orientamenti, uniformi per tutto il territorio del Piemonte, “che permettano ai Comuni e agli esercenti su area pubblica di avere delle chiare linee di riferimento da adottare e, rispettivamente, da osservare, in maniera da non penalizzare oltre modo un settore che, negli anni più complessi della crisi, ha saputo rappresentare una risorsa occupazionale e lavorativa in grado di bilanciare le difficoltà del commercio in sede fissa e di garantire il presidio economico e sociale di interi territori. Sono ancora troppi i Comuni non serviti dal commercio su suolo pubblico, e compito della Regione, soprattutto in questo periodo, deve essere quello di garantire certezze e sostegni adeguati al momento”.

 

c.s.