Ruba salvadanaio delle mance di un parrucchiere a Borgo San Dalmazzo: arrestato ladro 45enne | Due le persone denunciate, sempre a Borgo, rispettivamente per furto aggravato e truffa

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I Carabinieri della Compagnia di Borgo San Dalmazzo hanno incrementato in maniera significativa, negli ultimi giorni, i servizi esterni di controllo del territorio, ponendo attenzione alla vigilanza nei pressi dei centri commerciali con pattuglie sia in divisa che in abiti civili. Il dispositivo ha consentito di arrestare una persona per furto e denunciarne un’altra per lo stesso reato, oltre alla denuncia di altri due che hanno truffato un parroco.

 

In manette è finito P.D. cl. 1971, cuneese già noto alle forze dell’ordine, responsabile di furto aggravato, per essersi impossessato di un salvadanaio contenente le mance (circa 50,00 euro in monete) da un’attività di parrucchiere a Borgo San Dalmazzo. Nonostante un breve tentativo di fuga, lo stesso veniva inseguito e bloccato a poche centinaia di metri dal negozio da una pattuglia in quel momento in servizio di vigilava nella zona.

 

Denunciato un romeno, cl. 1982, responsabile del furto di 150 chili di castagne, per un valore di 600,00 euro circa, avvenuto nei giorni scorsi in un fondo di proprietà di un agricoltore a Roccavione. La refurtiva recuperata è stata poi restituita dai carabinieri al legittimo proprietario. Sul romeno, che ora dovrà rispondere di furto aggravato, proseguono le indagini dei militari dell’Arma per verificare se ci sia la sua mano dietro altri furti di castagne verificatisi nell’area.

 

La denuncia di due soggetti, rispettivamente cl. 1956 e 1990, pregiudicati abitanti in provincia di Alessandria, responsabili di una serie di reati, dalla truffa al millantato credito, commessa ai danni di un parroco del territorio. I due, adottando una tecnica criminale abbastanza collaudata, hanno avvicinato il sacerdote fingendosi operai di una nota ditta cuneese operante nel settore della ricarica e manutenzione di estintori (risultata estranea ai fatti), ottenendo così di poter visionare e manutenere gli apparati antincendio presenti in parrocchia ed altri locali attigui, affiggendo sugli stessi cartellini di controllo, tutti poi risultati falsi, ottenendo 350,00 euro per la manutenzione svolta, in realtà senza avere fatto nulla. Sui due indagati proseguono gli accertamenti dei carabinieri per verificare se abbiano messo a segno raggiri simili ai danni di altri religiosi nel cuneese.