Rapina in centro a Cuneo: identificati e presi due giovani marocchini

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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia CC di Borgo San Dalmazzo, agli ordini del Maresciallo Aiutante Marco Dainese, in poche ore, hanno individuato gli autori di una rapina perpetrata in un’abitazione, di sera, in pieno centro a Cuneo ai danni di un 40enne impiegato cuneese.

La vittima, dopo avere conosciuto un giovane di origine magrebina, lo aveva fatto salire a casa sua, un alloggio nei pressi di Piazza Galimberti, per bere qualcosa e chiacchierare insieme. Qualche minuto più tardi però, qualcuno bussava alla porta e l’uomo apriva per vedere chi fosse. Una volta aperto l’uomo è stato spinto con forza in casa dallo sconosciuto ed aggredito dai due, svelatisi per quello che erano realmente, cioè complici che avevano premeditato la rapina ai suoi danni. La vittima è stata presa a calci e pugni ed immobilizzata, stretta con forza, al punto da fargli perdere parzialmente conoscenza. Ripresosi poco dopo, ma in stato confusionale e traumatizzato per l’accaduto, si è così accorto che i malfattori gli avevano rubato un cellulare ed un portafogli contenente denaro contante. Nonostante l’impiegato fosse ferito alla testa, per la caduta conseguente allo svenimento, è riuscito a dare l’allarme al 112 facendo scattare il dispositivo antirapina che prevede l’istituzione di posti di blocco di carabinieri e polizia lungo le principali arterie stradali di Cuneo e dei centri vicini.
La vittima, dopo essere stata soccorsa e medicata in ospedale per il trauma alla testa e le altre lesioni, è stata dimessa con una prognosi di 10 giorni. I carabinieri di Borgo San Dalmazzo, anche loro allertati per le ricerche dei rapinatori, avuta la descrizione dei due concentravano i loro sospetti sul marocchino pregiudicato 19enne E.D. di Cuneo. Lo hanno rintracciato però a Cervere, dove si era rifugiato da un connazionale: messo alle strette, ha confessato ai carabinieri di avere commesso la rapina con un complice del quale forniva alcuni elementi utili per identificarlo.

 

Il complice, il 22enne marocchino incensurato G.B. che vive a Carmagnola, è stato poi rintracciato e sottoposto a Fermo di Polizia Giudiziaria alla stazione ferroviaria di Torino Lingotto.
Gli indizi raccolti dai carabinieri a carico dei due, nel volgere di poche ore dal delitto, si sono rivelati consistenti ed è quindi stato associato al carcere di Torino Vallette G.B., mentre il reo confesso E.D. denunciato in stato di libertà, entrambi per il reato di rapina aggravata. Il Fermo è stato poi convalidato dal GIP di Cuneo, della refurtiva però nessuna traccia.
Le indagini sul conto dei due marocchini proseguono da parte dei carabinieri per verificare se, con la tecnica criminale (fare conoscenza con qualcuno per poi passare alle vie di fatto rapinandolo in casa), possano avere messo a segno altre rapine tra Cuneo e Torino.