Approvata alla Camera il Ddl sui piccoli Comuni | Il deputato cuneese del Pd Mino Taricco soddisfatto dell’importante passo

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Approvato alla Camera il disegno di legge a favore dei Piccoli Comuni che prevede fondi e azioni specifiche per sostenere e finanziare gli investimenti nei Comuni con meno di 5mila abitanti, schiacciati dai vincoli del Patto di Stabilità.

Tra i firmatari che hanno sostenuto la legge il deputato Pd Mino Taricco, già nel 2013 tra i primi firmatari ed promotori del provvedimento.
Si tratta di comuni interessati da dissesto idrogeologico, difficoltà economica, decremento di popolazione e bassa densità abitativa, problemi demografici e carenza di sevizi sociali, con difficoltà di vie di comunicazione sia materiali che immateriali, inseriti in aree protette ed in aree parco.

 

Grazie al DdL in questi territori si potranno realizzare semplificazioni per la banda larga e si attueranno nuove norme sugli alberghi diffusi e sul dissesto idrogeologico. I contributi stanziati saranno impiegati per la riqualificazione del patrimonio immobiliare in abbandono, la manutenzione del territorio con priorità alla tutela dell’ambiente, la messa in sicurezza di strade e scuole, la possibilità di acquisire case cantoniere e tratti di ferrovie dismesse da rendere disponibili per attività turistiche, la promozione delle produzioni agroalimentari a filiera corta.

 

Tutti gli aiuti mirano allo sviluppo strutturale, economico e sociale delle aree in condizioni di difficoltà dal momento che lo studio del centro di ricerche Cresme per Legambiente e Anci (Associazione nazionale comuni italiani) parla di 5.627 piccoli enti, pari al 69,9 per cento del totale dei comuni italiani, di cui ben 2340 soffrono di un forte disagio demografico ed economico. Per le aree oggi in condizioni di maggior difficoltà è previsto uno specifico stanziamento di 100 milioni per il periodo che va dal 2017 al 2023.

 

Commenta il deputato Pd Mino Taricco: «Abbiamo costruito il provvedimento con il preciso obiettivo di mettere in campo strumenti per sostenere quelle comunità da un rischio collasso, a causa delle difficoltà ed al conseguente rischio spopolamento, realtà spesso con vere opportunità che faticano ad esprimersi, con un grande ruolo nella tutela dei territori, comunità custodi di saperi e tradizioni di grande valore. Proprio i piccoli centri, i 5.585 Piccoli Comuni italiani con popolazione pari o inferiore a 5000 abitanti, concentrano infatti il 90% delle Dop e Igp agroalimentari italiane, amministrano più della metà del territorio nazionale e concentrano dieci milioni di italiani. Sono quindi una risorsa importante e un’occasione per difendere l’identità italiana e portarla nel futuro, sulla linea di uno sviluppo che ingloba e sorregge i territori e le loro comunità, coniugando il valore della storia e della cultura locali con l’innovazione, le nuove tecnologie e la green economy. La banda larga è ormai fondamentale, infatti è al primo posto tra le misure del DdL, dal momento che per creare iniziative economiche valide è sempre più necessario essere connessi con il resto del mondo». Ora il ddl passa al Senato per approvazione definitiva.