Presentata a Cuneo l’Unione Interregionale LILT del Piemonte e Valle d’Aosta

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L’unione fa la forza. Il vecchio adagio popolare ben sintetizza la nuova iniziativa della LILT: creare un organismo di coordinamento interregionale Piemonte e Valle d’Aosta in grado di mettere insieme le esperienze e di ottimizzare idee e risorse, acquisendo in tal modo una maggiore capacità progettuale, da condividere con le istituzioni.

 

 

Progetto che oggi, sabato 18 giugno, alle ore 10,30 è divenuto realtà con la presentazione ufficiale della nuova Unione Interregionale LILT del Piemonte e Valle d’Aosta, svoltasi a Cuneo, nella sala Giolitti della Provincia.

 

Presente, quale interlocutore di spicco del Governo, il ministro agli Affari Regionali con delega alla Famiglia Enrico Costa, affiancato dal presidente della Provincia e sindaco di Cuneo Federico Borgna e, in rappresentanza dei vertici nazionali della Lega Tumori, dal presidente Francesco Schitulli e dal direttore generale Roberto Noto.

 

Per il mondo sanitario piemontese, sono intervenuti Oscar Bertetto direttore della Rete oncologica del Piemonte e Francesco Magni direttore generale dell’ASL CN1. A rappresentare il “sistema” LILT piemontese, oltre al coordinatore della neonata Unione Interregionale LILT Davide Occhipinti, erano presenti i presidenti di tutte otto le sezioni provinciali, compreso il presidente della sezione di Aosta Salvatore Luberto, appena nominato vice coordinatore interregionale.

 

Durante l’incontro, aperto con i saluti del presidente provinciale della LILT di Cuneo Sergio Giraudo, si sono rimarcati i valori di riferimento della Lega Tumori, sottolineando l’importanza della prevenzione in campo oncologico e della necessità di dare, attraverso una maggiore armonizzazione tra volontariato ed istituzioni, risposte concrete in termini di sostegno non soltanto a coloro che vengono colpiti dal cancro, ma anche alle loro famiglie.

 

“La LILT svolge un ruolo prezioso – ha affermato il presidente e sindaco Borgna – e rappresenta un valido esempio di cittadinanza attiva. Questa nuova realtà oggi presentata è un importante indicatore di civiltà del nostro territorio. Lavorare insieme tra pubblico e privato, tra volontariato ed istituzioni, non deve essere più soltanto un auspicio, ma un fatto concreto. L’intraprendenza della Lega Tumori va colta nel suo potenziale operativo e sviluppata a favore della comunità”.

 

“Come Sezione di Cuneo – ha dichiarato il presidente provinciale LILT Giraudo – siamo orgogliosi di poter tenere a battesimo l’Unione Interregionale che nasce dall’esperienza e dalla capillarità della Lega Tumori sul territorio. Nel nostro importante lavoro di prevenzione primaria, secondaria e terziaria, l’aggregazione e il confronto costante con le istituzioni diventano percorsi inevitabili per cogliere nuove opportunità di sensibilizzazione della cittadinanza al <gioco d’anticipo>, intervenendo su stili di vita e diagnosi precoce e, in caso di malattia, andando ad incidere sulle problematiche legate al decorso e al contesto familiare”.

 

“La LILT piemontese e valdostana – ha sottolineato il neo coordinatore interregionale Occhipinti – con questa iniziativa intende dialogare con l’esterno attraverso una sola voce, rafforzando le sue istanze nei confronti dei decisori politici e delle istituzioni locali. L’Unione interregionale LILT rappresenta un primo esempio di forza aggregativa alla quale auspico possano presto aderire anche altre realtà associative che si occupano di problemi a carattere oncologico. Più saremo numerosi, più sarà incisivo il nostro apporto di impegno e progettualità a favore della salute collettiva”.

 

“Vogliamo creare una grande alleanza contro il cancro – ha spiegato il presidente nazionale LILT Schitulli – e l’Unione Interregionale Piemonte – Valle d’Aosta è un primo esempio <pilota> che speriamo presto di gemmare anche nelle altre regioni italiane. La Lega Tumori, con i suoi 250 mila associati e la sua storia di oltre novant’anni di attività, è l’ente più accreditato per essere tra i protagonisti del cambiamento in campo oncologico. E l’organismo che oggi abbiamo ufficializzato dimostra appieno la nostra volontà di lavorare insieme per vincere le nuove sfide contro la malattia. Proprio in presenza del ministro Costa, che rappresenta due dicasteri di stretta pertinenza alle iniziative LILT, mi fa piacere comunicare che la nostra Associazione mette a disposizione delle istituzioni la sua realtà capillare e il suo impegno per creare progetti comuni che possano incidere concretamente nella lotta contro il cancro”.

 

“Il volontariato è una risorsa di cui la nostra società oggi non può più fare a meno, – ha sottolineato nelle sue conclusioni il ministro Costa – ma per sostenerlo è necessario innanzitutto che si mantenga la vivacità di un territorio come il nostro, che è rappresentato da tanti piccoli comuni. Proprio all’ombra dei piccoli campanili cresce e si alimenta quel principio di sussidiarietà che sta alla base di una comunità solidale. La LILT, come altri organismi di volontariato, svolge in modo ammirevole compiti primari che il settore pubblico non riesce più a fare. Il Governo deve intervenire nel rendere coerente l’attività del volontariato con l’attività statale. Per quanto riguarda la famiglia, ci sono ancora troppe norme poco armonizzate tra loro e troppe contraddizioni di fondo. La famiglia per lo Stato è un’entità neutra, quasi invisibile, dimenticando che proprio al suo interno si forma la cultura delle nostre prossime generazioni. La LILT ha un’identità forte nel campo della prevenzione, su questo si deve puntare per rafforzare non soltanto la lotta contro il cancro, ma un impegno più ampio che renda maggiormente efficaci i servizi sociali e sanitari del nostro Paese”.

 

c.s.