Il Bra presenta Fabrizio Daidola “Orgoglioso perchè si è puntato sul lato umano” | Il DS Ricci “2/3 conferme. La squadra sarà un mix tra giocatori esperti e giovani di talento”

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E’ stata presentato ufficialmente questo pomeriggio, nel corso di un’affollata conferenza stampa, l’allenatore del Bra Calcio per la stagione 2016/2017, un cavallo di ritorno rimasto lontano da “questa” panchina per due anni ma il cui nome è rimasto indissolubilmente legato ai colori giallorossi.

Fabrizio Daidola, l’allenatore del doppio salto dall’Eccellenza alla Lega Pro dopo aver vestito gloriosamente la maglia numero 9 del Bra è stato presentato dalle alte sfere del sodalizio braidese insieme al nuovo Direttore Sportivo Franco Ricci, tracciando le linee per una stagione che non si preannuncia semplice senza però escludere la voglia e la possibilità di fare bene. Già sulla panchina del Bra in Eccellenza dal 2004 al 2008 prima, quindi nel 2010/2011 quando viene richiamato a campionato in corso conducendo la squadra prima alla salvezza, anticamera per la cavalcata che la stagione seguente porterà il Bra a vincere il Girone B di Eccellenza conquistando la promozione in Serie D, categoria vinta nel 2012/2013 con storica promozione in Lega Pro nella quale ancora Daidola sarà condottiero giallorosso.

“L’ho letto più volte e non posso che condividerlo: “Fabrizio è tornato a casa” – esordisce il presidente Germanetti – E’ da parecchio tempo che mi interrogo su come debba essere strutturata una società di D, dal momento che questo campionato è difficile, costoso, carico di problematiche. In questo momento è molto difficile allestire una squadra per vincere, almeno in tempi brevi. Bisogna prima trovare la giusta dimensione, cercare di fare un campionato sostenibile con le risorse a nostra disposizione, mettendo in campo valori che vanno al di là di un discorso sportivo, quindi vogliamo che ci sia un legame importante tra di noi, un legame con la città e con questi colori, e Fabrizio pensiamo che incarni a pieno questi valori. L’obiettivo è quello di fare un campionato in cui vogliamo fare bene senza perdere quei valori umani, di amicizia, che fanno si che la macchina vada avanti nonostante le difficoltà. Noi dobbiamo fare un campionato importante ma dobbiamo prima di tutto divertirci. Questo non vuol dire che l’ambito sportivo non venga considerato, Daidola è un perfezionista e in campo da tutto, però oltre all’aspetto sportivo ci vuole anche altro. A questo punto dobbiamo darci un’identità se no si rischia di andare avanti a passettini senza fare mai qualcosa di importante. La squadra che stiamo allestendo avrà sicuramente giocatori di esperienza ma anche una importante componente giovane, ancor meglio se formata da ragazzi del territorio, perchè stiamo facendo un lavoro importante anche con il settore giovanile”. Prima di lasciare la parola al mister Daidola, il vice presidente Piero Reviglio ha voluto rivolgere il suo personale ringraziamento proprio al presidente Germanetti “…perchè le società si misurano dal loro spessore, e lo spessore della società è dato dal presidente. Noi abbiamo un grande presidente che ci permette sempre, tutti gli anni, di costruire qualcosa di importante e di farlo con una certa etica, quindi è doveroso rivolgergli il nostro ringraziamento”

 

E’ quindi finalmente il momento del “figliol prodigo” Fabrizio Diadola, ritornato sulla “sua” panchina dopo due anni di esilio “Per quanto mi riguarda – attacca – la più grande soddisfazione dell’essere stato richiamato, è stato il fatto che si è voluto puntare sulla persona. Di allenatori brani in giro ce ne sono tanti, il Bra ha puntato sulla persona e la cosa mi riempie di orgoglio. Nessuno di noi fa questo lavoro per professione, lo si fa con grande passione, con ambizione, e soprattutto per amore del Bra. Il Bra non è una soluzione ai problemi personali, non è la volontà di emergere a livello del singolo, ma tutto ciò che abbiamo sempre fatto lo abbiamo fatto per il bene di questa maglia…abbiamo attraversato momenti felici e altri più difficili, ma li abbiamo sempre affrontati nell’ottica di crescita e volendo bene alla società e a questa maglia, che per il sottoscritto vuole dire “il calcio” in questa categoria. Fosse per me firmerei un contratto ventennale con il Bra, fino a quando riuscirò a fare calcio in una certa maniera, esclusivamente legato ad un gruppo di persone che condividono il progetto, che si confrontano in maniera schietta e diretta. Non so quanti punti faremo in campionato, so però che i problemi verranno sempre affrontati faccia a faccia, perché questo è l’unico modo che abbiamo per far si che diventi una risorsa per fare calcio in questa categoria. E’ fondamentale costruire un gruppo coeso, compatto, che si confronta…lavorare sotto il profilo umano con i giocatori, arrivando a creare una coesione che coinvolga tutti, dal magazziniere ai tifosi…Mi piace pensare di avere un gruppo che vada oltre alle logiche scontate ma così diffuse del denaro. “Io compro 5 giocatori da 50.000 euro e vinco”. Non è vero! Vinco anche se prendo giocatori che sposano la causa, che hanno senso di appartenenza, che abbiano un atteggiamenti comune che può portare al risultato sportivo. Noi in questo senso siamo pronti ed è la ragine per cui siamo stati richiamati”. Sulla stessa linea del mister, il suo vice Marco Moretti “Siamo felici di essere tornati in questa grande famiglia, ci siamo allontanati per un periodo ma siamo orgogliosi di essere ritornati. Posso solo dire che ce la metteremo tutta e che lavoreremo dal primo agosto per fare bene, e sono certo che faremo un bel campionato affidandoci a tanti giovani”.

A salire in cattedra, quindi, è il nuovo DS,  Franco Ricci, ex osservatore della Juventus ed ex dirigente di Acqui, Asti, Como, Derthona e Vallée d’Aoste; presidente e “anima” della Nazionale di calcio degli Stilisti; opinionista calcistico in radio e tv, che subito manifesta il suo stupore per l’accoglienza ricevuta “Devo dire che mai prima d’ora avevo trovato un ambiente simile – afferma – l’atmosfera che si respira è bella, il confronto quotidiano con presidente e allenatore ti fa capire che c’è voglia di costruire qualcosa di importante. Qua a Bra sono tutti molto importanti, da chi taglia l’erba del campo al magazziniere, e questo è molto bello, perché ci consente di lavorare bene e di costruire quella coesione che ti permette di portare a casa quel punto in più ogni domenica. Stiamo preparando una squadra discreta con quella che sarà la nostra linea, con un occhio al futuro perché stiamo gettando le basi per un progetto che impegnerà due, tre anni ma che ci consentirà nel tempo di costruire qualcosa di buono” Bocche cucite, però, su quella che sarà il nuovo Bra di Daidola “Stiamo valutando giocatori – afferma il DS – abbiamo trattative in piedi ma non vogliamo dire ancora nulla. Pensiamo che ci saranno due, tre giocatori riconfermati e tanti nuovi innesti…siamo valutando tutto a 360 grandi, ma al momento non possiamo ancora dire niente”.

Difficile anche capire quelli che sono gli obiettivi di classifica del nuovo Bra “La Serie D, come strutturata oggi, o la vinci oppure arrivare secondo o arrivare decimo non ti cambia nulla – sottolinea Germanetti – Cercheremo di fare tutto il possibile per fare un campionato all’altezza, che ci faccia divertire. Ci piacerebbe che ci fossero dei giovani che venissero lanciati grazie a noi nel calcio che conta, sono anche queste le soddisfazioni che puoi toglierti con il calcio…Sicuramente comunque partiremo in campionato con l’intento di fare bene”.

 

In chiusura il Direttore Generale Pietro Sartori si è voluto togliere un sassolino dalla scarpa “La domenica dopo la vittoria con il Pinerolo, in sala stampa abbiamo accolto lo sfogo dell’allenatore e del signor Pontremoli. Ecco, secondo me il problema è nato dal fatto che allenatore e DG qui a Bra fossero come a casa, abbiamo permesso loro di fare tutto a tutto tondo, e quando di comune accordo sono stati allontanati, se la sono presa, perché una società come il Bra, dove sei pagato bene e dove puoi fare tutto quello che vuoi, da un’altra parte non esiste. Sia Gardano che Pontremoli a livello di professionalità sono due persone da 10 e lode, mentre invece con loro è mancata quella famigliarità che invece c’è con il mister. Vorrei invece ringraziare di cuore Bruno Cavallo per quello che ha fatto in questi anni, e dopo tutto l’unico a non essersi espresso sul fatto in questione”.

 

Nel corso della conferenza stampa è stato presentato il nuovo organigramma del Bra 2016/2017

Presidente: Giacomo Germannetti
Vice Presidenti: Sabino Scarzello – Piero Reviglio
Direttore Generale: Pietro Sartori
Amministratore Delegato: Andrea Burdese
Direttore Sportivo: Franco Ricci
Responsabile Settore Giovanile: Carlo Bonfiglio
Coordinatori Settore Giovanile: Massimo Cavallotto – Felice Maresca
Addetti Stampa: Danilo Lusso – Andrea Lusso
Segretario: Salvatore Nasso – Angelo Tuninetti
Custode: Franco Racca
Responsabile Campi: Bruno Scanavino
Cassieri: Giuseppe Galluzzo – Rosa Larato

 

Testo e foto Fabio Magliano

 

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