70° anniversario del primo Consiglio Comunale a Cuneo: l’intervento di Beppe Tassone

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Intervento di Beppe Tassone, pronunciato nel Complesso di San Francesco il 24 aprile 2016 in occasione del 70° anniversario dalla prima riunione del Consiglio Comunale di Cuneo dopo la liberazione avvenuta il 24 aprile 1946.

 

Cari Colleghi,
Settant’anni fa si riuniva per la prima volta, dopo la liberazione e gli anni della dittatura, il Consiglio Comunale di Cuneo liberata.
Si stringeva nuovamente un patto fra donne e uomini liberi che si riconoscevano nella loro città e si davano degli organismi democraticamente eletti per governarla.
Un anno eccezionale, quel 1946, che coincise con il riconoscimento del diritto di voto alle donne, con la scelta istituzionale tra Monarchia e Repubblica e pose le basi per la redazione della nostra carta Costituzionale, un documento di impareggiabile valore e di assoluta modernità.

 

Il patto che la città strinse con chi è stato chiamato ad amministrarla in questi anni non è mai venuto meno: anche oggi che il rapporto tra politica e Paese reale è ai livelli più bassi, il comune continua a rappresentare l’istituzione nella quale i cittadini ripongono la maggior fiducia.
Il municipio, da sempre, è simbolo di rappresentanza e garanzia di coesione sociale, merito anche del sistema elettorale che fa di ogni consigliere comunale un eletto dal popolo e non un nominato dalle segreterie dei partiti o dei movimenti.
Questa prerogativa costituisce un enorme valore aggiunto nell’attività al servizio della città cui siamo stati chiamati e che ognuno di noi, da sempre, cerca di svolgere con il massimo della dedizione, dell’impegno e della passione.
Le storture generate dalla carenza di rappresentatività dovuta alle leggi elettorali che si stanno susseguendo nelle altre istituzioni, non toccano il comune e i risultati, sotto forma di partecipazione, di credibilità, di capacità di interpretazione delle esigenze dei cittadini, di impegno per svolgere al meglio il compito cui siamo stati chiamati sono sotto gli occhi di tutti.

 

I comuni peraltro, in questi anni, hanno subito continui tagli nelle risorse e appesantimenti legislativi che hanno reso ancora più difficile ed arduo lo svolgimento del proprio compito, non per questo, peraltro, hanno cessato di essere l’istituzione di riferimento per i propri cittadini.
Colleghi, ogni volta che mi reco in municipio, gli occhi si posano sulla lapide dettata da Calamandrei, a quelle righe che ricordano il patto giurato fra uomini liberi che per dignità si adunarono e non per odio.
Settanta anni dopo la prima riunione del Consiglio Comunale in Cuneo liberata, i valori della Resistenza sono oggi più che mai vivi ed attuali, a noi, ai colleghi che dopo di noi siederanno sui banchi del Consiglio Comunale, il compito e il dovere di non deludere chi ha saputo consegnarci una città dai forti valori democratici della quale è giusto andare orgogliosi.

 

Beppe Tassone