Referendum 17 aprile: il Comitato Cuneese Acqua Bene Comune invita a votare “Sì”

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Il Comitato Cuneese Acqua Bene Comune fa suo l’invito del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.

 “Il 17 Aprile le italiane e gli italiani saranno chiamati ad esprimersi per un referendum che chiede di abrogare la norma che consente la prosecuzione di sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi e gas fino all’esaurimento degli stessi, anziché alla scadenza delle concessioni.

Si tratta di un referendum che assume un significato che travalica il pur rilevante quesito in quanto consente di dare un impulso significativo verso un futuro sostenibile che salvaguardi la salute dei cittadini, dell’ambiente e che costruisca un modello sociale ed economico alternativo a quello che il Governo intende imporre.

Si tratta di un referendum che punta a mettere al centro la partecipazione dei cittadini rispetto alle scelte che riguardano i loro territori e la loro qualità della vita.

Una vittoria del SI’ darà un ulteriore chiaro segnale al Governo della volontà dei cittadini di accelerare la transizione energetica e rappresenta una occasione per invertire la rotta rispetto alle politiche liberiste e di austerità tramite le quali si continua a considerare l’ambiente come variabile dipendente dalla realizzazione del profitto, mentre si guarda alle politiche energetiche con la testa rivolta al passato, incentrandole sul ricorso alle energie fossili.

Come Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, siamo da sempre impegnati nella difesa dei beni comuni e nella loro sottrazione gli interessi delle grandi lobby finanziarie e speculative.

In questo senso, invitiamo tutte e tutti a votare “SI’” il 17 aprile, per fermare le trivelle e per invertire la rotta. Sarà ancora una volta una straordinaria lotta per la democrazia per il diritto al futuro.”

 

Ai referendum del 2011, 26 milioni di italiani (tra cui 250mila cuneesi) pronunciarono il loro no alla privatizzazione dell’acqua ed alla produzione di profitti nella sua gestione. Il Comitato è certo che, anche in questa occasione, i cittadini sapranno compiere la loro scelta in difesa del bene comune.

Il Comitato Cuneese Acqua Bene Comune fa suo l’invito del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua:

Il 17 Aprile le italiane e gli italiani saranno chiamati ad esprimersi per un referendum che chiede di abrogare la norma che consente la prosecuzione di sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi e gas fino all’esaurimento degli stessi, anziché alla scadenza delle concessioni.

Si tratta di un referendum che assume un significato che travalica il pur rilevante quesito in quanto consente di dare un impulso significativo verso un futuro sostenibile che salvaguardi la salute dei cittadini, dell’ambiente e che costruisca un modello sociale ed economico alternativo a quello che il Governo intende imporre.

Si tratta di un referendum che punta a mettere al centro la partecipazione dei cittadini rispetto alle scelte che riguardano i loro territori e la loro qualità della vita.

Una vittoria del SI’ darà un ulteriore chiaro segnale al Governo della volontà dei cittadini di accelerare la transizione energetica e rappresenta una occasione per invertire la rotta rispetto alle politiche liberiste e di austerità tramite le quali si continua a considerare l’ambiente come variabile dipendente dalla realizzazione del profitto, mentre si guarda alle politiche energetiche con la testa rivolta al passato, incentrandole sul ricorso alle energie fossili.

Come Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, siamo da sempre impegnati nella difesa dei beni comuni e nella loro sottrazione gli interessi delle grandi lobby finanziarie e speculative.

In questo senso, invitiamo tutte e tutti a votare “SI’” il 17 aprile, per fermare le trivelle e per invertire la rotta.

Sarà ancora una volta una straordinaria lotta per la democrazia per il diritto al futuro.”

Ai referendum del 2011, 26 milioni di italiani (tra cui 250mila cuneesi) pronunciarono il loro no alla privatizzazione dell’acqua ed alla produzione di profitti nella sua gestione. Il Comitato è certo che, anche in questa occasione, i cittadini sapranno compiere la loro scelta in difesa del bene comune.