Serie D: Profondo (giallo)rosso! La Lavagnese passa facile al “Bravi” 3-0

0
412

Tutto facile per la Lavagnese. Tutto troppo facile. I liguri, dimostratisi “di un altro pianeta” sbancano il “Bravi” con un rotondo 3-0, si lanciano al secondo posto in classifica e condannano il Bra ad un sempre più pesante anonimato.

 

I buoni segnali a livello di prestazione visti contro il Rapallo Bogliasco vengono spazzati via da 94’ di difficile decifrazione, con Ferrario e compagni impegnati perlopiù a rincorrere la Lavagnese, apparsa in uno stato di forma davvero invidiabile.

 

Pressoché non paragonabili, insomma, i due 4-3-3 scelti da Dagnino e Gardano: bello da vedere, pieno di inserimenti e di ottima gestione del palleggio quello dei liguri; sconclusionato, privo di una vera trama ed impreciso quello dei braidesi. Braidesi, che, inoltre, patiscono oltremisura l’assenza di Mazzafera, silenziosa colonna portante del centrocampo, e che sono costretti, in ragione della regola sui fuoriquota, a lanciare dal primo minuto il giovanissimo classe 1998 Cogerino, che prende il posto davanti di De Peralta. In mezzo, riecco dal primo minuto Chiazzolino, con Amato e Dimasi.

 

Mettendola dal punto di vista chimico, con due reagenti di questo tipo all’interno della soluzione, l’esito non poteva che essere uno: Lavagnese vittoriosa. Così è, ma i bianconeri sorprendono per la rapidità con cui trovano il vantaggio, arrivato già al 13’. Merito di Currarino, che prima conquista un angolo, costringendo Diouf a superarsi su un suo mancino dal limite, e poi trova a centro area sugli sviluppi del corner il corpo di Ferrando, bravo e fortunato nello spingere in rete il pallone del vantaggio. 1-0 per i liguri e gol di Ferrando, che si conferma difensore con il vizio del gol (punì a suo tempo anche la Pro Dronero).

 

A dire il vero, una reazione tra i braidesi c’è e porta anche un nome preciso: quello di Mario Erbini. L’attaccante esterno è il più in palla dei suoi e partono sempre dai suoi piedi le trame con cui il Bra cerca di ristabilire l’equilibrio nel corso della fase centrale del primo tempo: prima imbecca Chiazzolino che spara alto con il sinistro dal limite; poi serve sui venti metri Dimasi, il cui destro è bloccato da Parma; infine conquista una buona punizione dal limite, ma l’esecuzione di Amato è “telefonata” e facile preda del portierino bianconero.

 

È in questa fase che emerge il diverso stato di forma (soprattutto mentale) delle due squadre: la Lavagnese subisce qualche azione dei giallorossi ma non trema mai oltre il previsto e, lasciato sfogare il Bra, chiude i conti. A fare le prove generali del gol è Forte, che si inserisce bene in area e su un filtrante di Balestrero mette alto dal dischetto del rigore. Passano 13’ ed ecco, proprio al 45’, il 2-0: Croci gioca di sponda aerea per lo stesso Balestrero che è bravissimo a crederci su un pallone che sembrava leggermente lungo, anticipando un poco attento Prizio e battendo con il mancino Diouf in uscita.

 

Duplice fischio del direttore di gara che sa già tanto di chiusura delle ostilità. Nel corso della ripresa il Bra prova a pungere ma è molto impreciso e soccombe una terza volta al 62’: la barriera ribatte una punizione dal limite di Currarino, che è lestissimo a coordinarsi e a lasciare partire una strepitosa mezza rovesciata, che termina la sua corsa nell’angolino basso alla sinistra di un inerme (ed incolpevole) Diouf.

 

Un minuto dopo, l’allontanamento per proteste di Marco Fornello (secondo allenatore del Bra) è solo l’ultimo segnale della resa giallorossa. L’ultima mezz’ora è segnata dalla lunga serie di cambi, con i braidesi che provano a sfruttare il fisiologico calo di intensità della Lavagnese per trovare la rete della bandiera, ma infrangono le loro speranze sulla traversa colpita dal volenteroso Cogerino ad un quarto d’ora dal termine.

 

Finisce con un netto vincitore ed un altrettanto evidente sconfitto. Giallorossi che ricevono anche una mini-contestazione da parte del Bra Front. È mancato il gioco ma non ci sentiamo di incolpare Gardano: sbagliato è stato l’atteggiamento dei giocatori, in alcuni tratti intimoriti e timorosi, in altri passivi e remissivi. Un cambio di tendenza, quanto meno per salvare la stagione, sarà necessario sin dalla prossima trasferta in casa della Fezzanese.

 

Bra-Lavagnese 0-3
Reti: 13’pt Ferrando, 45’pt Balestrero; 17’st Currarino

 

Bra (4-3-3): Diouf; Di Savino, Piscopo, Prizio, Spera; Dimasi (12’st Mulatero), Amato, Chiazzolino (35’st Ottonello); Cogerino (33’st Bottasso), Ferrario, Erbini. All. Massimo Gardano.
Lavagnese (4-3-3): Parma; Oneto, Brusacà (39’st Toschi), Ferrando, Garrasi; Balestrero, Avellino, Forte; Currarino (30’st Chiarabini), Croci, Repetto (25’st Di Pietro). All. Andrea Dagnino

 

Arbitro: Enrico Maggio di Lodi
Assistenti: Pietro Lattanzi e Davide Ortona, entrambi di Milano
Ammoniti: Chiazzolino (B), Erbini (B), Spera (B), Garrasi (L), Piscopo (B)
Espulsi: Fornello (secondo allenatore Bra) per proteste

 

Carlo Cerutti