Il marchio “Vite Colte” è realtà: il 4 novembre la presentazione a Barolo

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Vite Colte è l’arte di coltivare la vite. Una conoscenza che nasce dal dialogo tra mondi e generazioni diverse: da una parte i saperi contadini, l’esperienza, la tradizione, la passione tipicamente piemontese per il lavoro accurato (il “travai fait ben”); dall’altra la ricerca e la conoscenza scientifica. Mondi talvolta distanti che hanno richiesto tempo e impegno reciproco per trovare una sintesi.

Le uve per Vite Colte nascono dai vigneti delle zone più vocate del Piemonte e dalle mani dei viticoltori più esperti ed attenti, che rappresentano la punta di diamante dei soci di Terre da Vino: al progetto Vite Colte partecipano centottanta viticoltori che coltivano trecento ettari, una parte dei quali in conversione a biologico, gli altri in gestione integrata.
Ogni viticoltore dedica solo una parte della sua proprietà al progetto Vite Colte, per poter assicurare ad essa le cure più assidue, in un costante dialogo con l’assistenza tecnica agronomica. E’ un vignaiolo vero, che ci mette tutta l’abilità, la passione e la faccia, proprio come chi vinifica e imbottiglia con la sua etichetta. Si chiama Giovanni, Evasio, Berto, Margherita: dietro ogni etichetta Vite Colte ci sono volti e storie, che vogliamo raccontare.
Si vendemmia alla data stabilita, si vinifica in vasca separata, si segue anche in cantina il vino che nasce secondo protocolli rigorosi e con tutte le attenzioni che la ricerca dell’eccellenza richiede, privilegiando il minimo intervento tecnologico.

 

“Dichiariamo l’ambizione di uscire dal pur confortevole recinto dell’ “ottimo rapporto qualità prezzo”, per puntare più in alto, dove brillano le stelle. – racconta il presidente, Piero Quadrumolo. 

Abbiamo tutto quello che serve: un vasto patrimonio di vigneti, che vuol dire poter scegliere il meglio; i viticoltori più bravi e motivati del gruppo, con le loro famiglie; impianti enologici moderni, la tecnologia che serve a preservare e valorizzare la qualità dell’uva; una squadra tecnica di primordine , coordinata da Daniele Eberle in campagna e Bruno Cordero in cantina; infine la grande responsabilità di sostenere l’economia di centinaia di famiglie contadine, che ogni giorno ci spinge in avanti.
Questa idea, che è cresciuta prima nella nostra mente e poi nella realtà, nel corso degli anni ha preso forma, sostanza e solo alla fine un nome: Vite Colte.
Per Terre da Vino è un punto di svolta: la strada fatta è molta, quella da fare è appena cominciata.” Il 4 novembre a Barolo avverrà la presentazione di questo nuovo marchio.