Il DS della Musiello Saluzzo: “Sciopero sbagliato. Lobby? Gay o etero non cambia nulla”

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Non è tardato ad arrivare, come prevedibile, il tam tam mediatico sulle parole del Presidente del Torino Calcio Femminile Roberto Salerno che in un Comunicato Ufficiale ha definito il calcio in rosa italiano ‘in mano alle lobby di calciatrici gay’.

 

Prende le distanze da queste pesanti affermazioni la Musiello Saluzzo nelle parole del Direttore Sportivo Andrea Rubiolo che afferma: “Sicuramente lo sciopero paventato dall’AIC alla prima giornata del campionato di Serie A Femminile aveva poco senso e fortunatamente non ha avuto luogo. Siamo in un momento cruciale per il calcio femminile italiano ed una protesta simile, proprio in concomitanza ad un’apertura verso il movimento del Presidente FIGC Tavecchio, non sarebbe stata vista di buon occhio. Forse noi addetti ai lavori del calcio in rosa non siamo abituati ad avere i riflettori puntati addosso ma questi non portano soltanto cose buone. Se, come sembrava, avessero aderito allo sciopero poche squadre avremmo fatto una figura pessima. 

 

Riguardo l’infelice frase del Presidente Roberto Salerno sulle lobby gay non posso far altro che dissociarmi. Qui non si tratta di lobby gay, etero o metrosexual. Non siamo in un programma rosa del pomeriggio. Stiamo parlando di persone prima che di giocatrici e di addette ai lavori. Se ci sono state delle mancanze non sono assolutamente da attribuire ai gusti sessuali delle persone interessate. 

 

Il calcio femminile per crescere ha bisogno dell’aiuto di tutti/e, basta che lavorino sodo e si diano da fare: ciò che fanno nella loro intimità non può e non deve interessarci“.

 

Redazione Sportiva Ideawebtv.it