Dopo il No ellenico cosa succederà? | Adesso ci sono 48 ore per trovare una soluzione

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Di pancia si può esultare: ha vinto il popolo, ovvero il “No” a degli accordi che non piacevano a Tsipras e non piacevano ai greci. Il no al piano di accordo presentato da Commissione Ue, Bce e Fmi nell’Eurogruppo del 25 giugno scorso è sembrato un lungo urlo liberatorio del popolo, ma il futuro di Atene risulta più che mai incerto.

La palla passa da una parte agli accordi che in 48 ore Tsipras riuscirà a portare a casa, o con un’uscita definitiva dall’euro zona – improbabile – con una sorta di piano Grexit, o con una ulteriore serie di aiuti. Ma viste le divisioni sul tema è possibile l’esclusione di ogni piano di salvataggio, paventato da alcune dichiarazioni dure anche della Merkel.

 

Un nuovo accordo sarebbe inevitabile per salvare i greci e i loro soldi, con le banche senza liquidità. L’Eurogruppo, il coordinamento dei 19 ministri delle Finanze dell’eurozona, potrebbe quindi spaccarsi. Ma quello che può prendere decisioni importanti, ancora una volta, è solo Mario Draghi, nella condizione difficile di dover amministrare questioni finanziarie, come compete alla Bce, ma avere in realtà un grande potere politico.

 

Si attendono le decisioni dell’Eurogruppo: senza accordi la Bce dovrebbe interrompere il piano di aiuti alle banche elleniche attraverso il programma ELA; per finanziare le banche greche ed evitare la loro bancarotta si dovrebbe creare una nuova moneta, cosa che però lo stesso Governo ha escluso.

 

Insomma queste 48 ore la diranno lunga sul destino dell’Eurogruppo e sul suo modo di proseguire nelle politiche economiche, che pesano sui cittadini e creano situazioni limite. Senza far fronte a nessun beneficio spendibile a breve termine e senza una vera politica sociale a suffragare gli enormi sacrifici richiesti, la gente comincerà a chiedersi perchè restare, col paradosso che uscire adesso potrebbe significare un danno maggiore del male. Senza potere d’acquisto, senza mercato, senza sostegno una moneta non può avere potere d’acquisto e quindi uscire significa lasciare una casa in penombra per brancolare nel buio.

SV