La Guardia di Finanza ha celebrato il suo 241esimo anniversario | Cerimonia solenne a Cuneo

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La Guardia di Finanza, alla presenza del Comandante Provinciale  Col. Francesco de Angelis, ha celebrato il 241° anniversario della sua fondazione, presso la Caserma Cesare Battisti di Cuneo.

Le origini del Corpo risalgono al 1774 quando, proprio a Mondovì, fu costituita la “Legione Truppe Leggere”, alla quale vennero demandati compiti di vigilanza finanziaria dei confini e di concorso alla difesa militare delle frontiere.

Il piano d’azione predisposto nella corrente annualità dai vertici del Corpo prevede che le Fiamme Gialle, oltre al consolidamento ed al rafforzamento della lotta all’evasione e all’elusione fiscale, intensifichino anche il contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e potenzino l’attività di prevenzione e repressione della criminalità economico-finanziaria e dei traffici illeciti.
Particolare attenzione viene dedicata anche alla tutela del mercato dei capitali attraverso la lotta alla contraffazione ed alla commercializzazione di prodotti non sicuri o dannosi per la salute dei cittadini-consumatori.

Per ottimizzare i risultati nei settori di competenza la Guardia di Finanza punta ad una maggiore flessibilità dell’azione ispettiva, calibrando l’attività investigativa in funzione delle diverse modalità con cui i fenomeni illeciti si manifestano. In questa prospettiva assume particolare importanza la concentrazione dell’attività operativa sui fenomeni illeciti più pericolosi e maggiormente lesivi per il bilancio pubblico.

In linea con tali obiettivi strategici, e coerentemente con l’indirizzo assunto lo scorso anno, il Comando Provinciale di Cuneo orienta le proprie risorse al contrasto dei fenomeni connotati da maggiori indici di pericolosità economico-finanziaria nell’ambito territoriale di competenza.

 

Nei primi cinque mesi dell’anno sono state eseguite 396 ispezioni fiscali, conseguendo i seguenti risultati:

Accertamento di redditi sottratti a tassazione per circa 41 milioni di Euro e costi indebitamente detratti per 8 milioni di Euro. In tale ambito, i contribuenti hanno aderito ai verbali redatti per un ammontare pari a 3,2 milioni di Euro circa. Sono stati scoperti 19 evasori totali (soggetti che, pur avendo operato sul mercato risultavano completamente sconosciuti al fisco, in quanto non avevano presentato alcuna dichiarazione almeno per un’annualità) e 7 evasori paratotali (contribuenti che hanno sottratto alla tassazione più del 50% della base imponibile prodotta).

 

Nel settore dell’Imposta sul Valore Aggiunto sono state constatate violazioni per circa 11 milioni di  Euro; nell’attività di contrasto al fenomeno del “lavoro nero” sono stati individuati 12 datori di lavoro non in regola con le norme del settore e sono state fatte emergere 467 posizioni lavorative irregolari, di cui ben 466 completamente sconosciute agli enti previdenziali ed assistenziali, per le quali è quindi prevista la c.d. “maxi-sanzione”;

 

scoperti reati fiscali relativi all’emissione/utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta, con la conseguente denuncia all’Autorità Giudiziaria di 52 persone;

nel settore della repressione delle frodi agli incentivi pubblici, oltre ad essere stata denunciata una persona ed individuati finanziamenti indebitamenti percepiti a danno degli Enti previdenziali e assistenziali per 17.000, a conclusione di un articolato contesto investigativo incentrato sulle cospicue erogazioni connesse all’installazione di impianti di energie alternative, si è proceduto alla segnalazione, anche alla Corte dei conti, di operatori del settore rispetto ai quali sono state mosse eccezioni per oltre 30.000.000 di euro;

nel settore dell’emissione degli scontrini e delle ricevute fiscali sono stati effettuati 2266 controlli, con la contestazione di 531 infrazioni pari a circa il 24 % degli interventi. In tale ambito sono state avanzate 22 proposte di chiusura di pubblici esercizi ed eseguiti 6 provvedimenti della specie.

Nell’ambito delle frodi comunitarie sono state segnalate indebite percezioni per oltre 1.300.000 Euro.

 

Attenta e puntuale è stata anche l’azione di servizio nel comparto extra-tributario (indagini di polizia giudiziaria) in cui i reparti della provincia, oltre ad affrontare articolati contesti avviati d’iniziativa, di norma sulla scorta delle risultanze degli accertamenti tributari, vengono vieppiù impiegati per evadere le crescenti richieste delle Procure della Repubblica. A fronte di 210 deleghe pervenute nei primi cinque mesi dell’anno, ne risultano evase 128 che hanno portato alla:

denuncia a piede libero di 14 soggetti per reati contro la Pubblica Amministrazione (di cui 9 per abuso d’ufficio);

denuncia di 47 persone per diverse altre tipologie di reati.  

 

Nel corso di diversi servizi volti alla tutela dei consumatori, con specifico riguardo al comparto della sicurezza dei prodotti posti in commercio, sono stati individuati e sottoposti a sequestro 41.400 articoli di diversa tipologia (profumeria,  cosmetici, detersivi in polvere, smacchiatori, prodotti per l’igiene personale, articoli sportivi, prodotti di ferramenta, piccoli elettrodomestici e giocattoli), per un valore di circa 125.000 euro. Le contestazioni più frequenti, in questi casi, sono state quelle della mancata esposizione sulle etichette, delle indicazioni obbligatorie, quali l’attestazione dell’avvenuto superamento dei test farmacologici e sanitari, la composizione e/o gli ingredienti in essi contenuti, ovvero, in genere, delle prescritte attestazioni di conformità.

 

Per quanto concerne il dispositivo a presidio del territorio e della sicurezza stradale, sono state impiegate 650 pattuglie, che hanno controllato 3.760 persone, 3.503 automezzi e mosso 262 contestazioni per infrazioni al Codice della strada, procedendo al ritiro di 13 patenti (delle quali 10 scadute di validità, 2 per guida sotto l’influenza dell’alcool e 1 per sorpasso in corrispondenza di una intersezione).

 

I militari della Stazione di soccorso alpino (S.A.G.F.) della Compagnia di Cuneo hanno operato decine di interventi in montagna, recuperando persone infortunate sulle piste ed alpinisti e/o escursionisti in difficoltà.
In linea con i compiti affidati loro, consapevoli del ruolo di garanti della legalità economica, le Fiamme Gialle di Cuneo anche per il prosieguo del 2015 continueranno nella loro opera di contrasto ai fenomeni distorsivi che alterano la sana concorrenza tra le imprese, danneggiano le risorse economiche dello Stato e riverberano negativamente sul carico fiscale che grava sui cittadini onesti.