Rifreddo il miracolo si ripete: niente TASI anche nel 2015 | Il Sindaco “Risultato quasi miracoloso”

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Anche nel 2015 i rifreddesi non pagheranno la TASI. Infatti, mentre nella stragrande maggiornza dei comuni si aumentano le imposte locali per far quadrare i bilanci dopo i tagli operati a livello centrale la Giunta comunale del piccolo comune della Valle Po ha presentato la proposta di bilancio di previsione 2015 senza la tassa sugli immobili istituita dal Governo nel 2014.

 

Un’impostazione di bilancio che se già nel 2014 era prerogativa di pochissimi comuni rischia quest’anno di far diventare Rifreddo un caso più unico che raro. “La non applicazione della TASI è un risultato – ci spiega il primo cittadino Cesare Cavallo – che ha quasi del miracoloso visti i pesanti tagli che da Roma sono arrivati per l’anno in corso. Per arrivare allo stesso, infatti abbiamo dovuto tagliare ulteriomente stanziamenti e spese ma anche  utilizzare i risparmi conseguenti alle estinzioni dei mutui fatte alla fine dello scorso anno nonché qualche onere di urbanizzazione. Una scelta non facile e che imporrà comportamenti ancora più virtuosi alla macchina comunale ma che ci permette di lasciare nelle tasche delle famiglie qualche centinaio di euro cadauna”.

 

Un fatto che sicuramente non dispiacerà a coloro che con l’ormai lunga crisi economca faticano a sbarcare il lunario e consentirà agli stessi qualche spesuccia in più. Perché la decisione di non imporre la Tasi divenga definitiva occorrerà ora che si pronunci il Consiglio Comunale ma si tratta più che altro di una formalità visto che la bozza è stata concordata ed implementata con la partecipazione di tutti i consiglieri. Il passaggio in Consiglio, previsto a fine mese, tuttavia renderà evidente i dettagli di come si sia arrivati a coprire i circa 25 mila euro di tagli arrivati da Roma e la stima dei 32 mila euro di Tasi che il Ministero dell’economia eveva a suo tempo effettuato per il piccolo paese della Valle Po.

 

“A tal proposito – anticipa il Sindaco – possiamo già dire che la maggior parte delle riduzioni dei trasferimenti statali sono state compensate con riduzioni della spesa corrente. Più in dettaglio 11 mila euro vengono dai minori interessi sui mutui, oltre 5000 dall’organizzazione diretta delle manifestazioni attraverso l’utilizzo dei volontari civici e circa 3500 dalla diversa organizzazione del servizio di pulizia dei locali comunali. Per le risorse necessarie alla non istutuzione della Tasi si è invece pescato dal recupero dei tributi evasi negli scorsi anni e dagli oneri di urbanizzazione oltre che naturalmente da una paziente opera di controllo di tante piccole spese che risultano ora ulteriomente efficentate”.