Uso terapeutico della canapa. In Piemonte si può | Il commento del primo firmatario della legge il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi

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Semaforo verde alla legge sull’uso terapeutico della canapa: da oggi “la Regione riconosce il diritto di ogni cittadino a ricevere cure a base di canapa e principi attivi cannabinoidi, in considerazione dei dati scientifici a sostegno della loro efficacia”, come recita l’Art. 1 della legge approvata oggi dal Consiglio Regionale all’unanimità.

 

La legge permetterà l’utilizzo della cannabis a fini terapeutici, consentendo a tutte le Asl una migliore distribuzione dei farmaci a base di cannabinoidi in ospedale e in farmacia, dietro prescrizione medica e a carico del Servizio sanitario regionale. È dimostrato che pazienti colpiti dalla sclerosi multipla, da mielo-lesioni, dolori neuropatici, artrite reumatoide, Parkinson e pazienti oncologici provano sollievo a seguito dell’assunzione della canapa. I cannabinoidi inoltre possono essere impiegati per il controllo della rigidità muscolare e un recente studio ne ha messo in luce l’efficacia nella prevenzione e nel trattamento dell’Alzheimer (considerato da alcuni studiosi conseguenza di una neuroinfiammazione cronica) e di altre infiammazioni cerebrali.

 

È un miglioramento concreto nella vita di tanti concittadini che hanno pagato a ‘caro prezzo’ le politiche proibizioniste di questi anni – dichiara il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi – Abbiamo voluto prima di tutto rompere un tabù, che da troppo tempo agisce come un freno per la ricerca e la sperimentazione, rendendo difficoltoso per tanti malati l’accesso a medicine di cui avrebbero bisogno. Spero che questa legge serva da stimolo alle nostre università e alla Sanità pubblica, per andare avanti nella ricerca e nel miglioramento delle terapie, e che sia prodromica alla produzione anche in Piemonte. E’ ora che il Piemonte torni a essere un grande produttore di canapa, come lo era negli anni ’50, quando veniva coltivata per uso tessile, la varietà ‘Carmagnola’ forniva la miglior fibra esistente al mondo e le rese unitarie per ettaro erano maggiori che in ogni altro Paese”.

 

E prosegue: “il mio ringraziamento va agli uffici legislativi del Consiglio Regionale e al Presidente della Commissione Sanità, ai colleghi che hanno sottoscritto e sostenuto la proposta, in particolare a Mario Giaccone, secondo firmatario, agli amici del Coordinamento Piemontese Unitario per la Legalizzazione della Canapa e a tutti quelli che vogliono ‘piantarla con il proibizionismo’”.