Nel triennio 2011/2013, 313 bambini coinvolti in incidenti stradali in Granda | Aci Cuneo rilancia la campagna sulla sicurezza stradale dei più piccoli promossa dall’Onu

0
299

Ogni giorno nel mondo 500 bambini muoiono in un incidente stradale e 1.000 restano feriti in modo grave e con danni permanenti. Sulle strade italiane muore un bambino ogni settimana e oltre 200 rimangono feriti.

In provincia di Cuneo nel triennio 2011/2013, 313 bambini sono rimasti coinvolti in un incidente stradale, con un caso di decesso. L’allarme sulla sicurezza stradale dei bambini è stato lanciato in questi giorni dall’Automobile Club d’Italia e dalle proprie delegazioni provinciali, quella cuneese compresa che insieme alla FIA Federazione Internazionale dell’Automobile e ad altri Automobile Club internazionali hanno presentato nel nostro Paese la campagna di sensibilizzazione #SaveKidsLives, promossa dall’ONU in occasione della Settimana mondiale della sicurezza stradale che si concluderà domenica 10 maggio, dedicata proprio ai bambini e ai rischi che quotidianamente corrono sulle strade.

 

Sul sito www.SaveKidsLives2015.org adulti e bambini possono sottoscrivere la Dichiarazione per la sicurezza stradale per dare così forma ad una petizione online, realizzata sulla base delle proposte elaborate dai più piccoli e rivolta al mondo politico-istituzionale, i cui risultati saranno presentati alla Conferenza Ministeriale sulla Sicurezza Stradale che si svolgerà in Brasile a novembre.

 

La causa maggiore di feriti e decessi è il mancato uso dei seggiolini e degli altri sistemi di ritenuta, in grado di ridurre fino all’80% il pericolo di morte. Su questi dispositivi c’è ancora tanta ignoranza: nel 77% dei Paesi in via di sviluppo non sono nemmeno oggetto di specifiche normative.
La campagna #SaveKidsLives rientra nell’insieme delle azioni avviate a sostegno del Decennio ONU di iniziative per la sicurezza stradale fino al 2020, a cui la FIA ha aderito con il programma di interventi “FIA Action For Road Safety”, e si pone come obiettivi la sensibilizzazione dei conducenti verso gli utenti più deboli della strada e l’impulso verso Governi nazionali e alle Istituzioni internazionali ad intraprendere azioni concrete per arginare il fenomeno della mortalità stradale dei bambini.