Operazione “Est-Ovest”: denunciate altre 4 persone | Due dei quattro arrestati hanno già avanzato richiesta di patteggiamento

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A febbraio scorso i Carabinieri del Reparto Operativo di Cuneo, a parziale conclusione dell’operazione denominata “Est Ovest”, eseguivano ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Cuneo, nei confronti di 4 persone (3 cittadini albanesi ed 1 rumeno) responsabili, in concorso tra loro, di furti pluriaggravati in abitazione ed esercizi commerciali e ricettazione.

L’attività investigativa veniva avviata l’estate del 2014 al verificarsi di numerosi furti notturni, commessi ai danni di bar, gelaterie, aziende, abitazioni di Fossano, Narzole, Salmour e Caraglio ed un caso di ricettazione di preziosi provento di un furto in abitazione. Particolarmente rilevante, a conferma della pericolosità sociale e spregiudicatezza del gruppo criminale, fu il rinvenimento di un fucile a pompa completo di 72 cartucce calibro 12, provento di furto in abitazione, arma rinvenuta nel corso delle perquisizioni effettuate nei confronti di un 24enne albanese pregiudicato, inizialmente indagato libero, finito anch’egli poi in carcere con l’accusa di detenzione illegale di armi e munizioni, nonchè di ricettazione.
L’operazione permise inoltre di indagare in stato di libertà, per gli stessi reati, altre 6 persone (tre albanesi, due rumeni, due marocchini, tre dei quali minorenni), tutti privi di attività lavorativa ed alcuni clandestini perché senza permesso di soggiorno sul territorio nazionale.

 

Ma l’indagine non si concludeva con quegli arresti e proseguiva, sempre coordinata dalla Procura della Repubblica di Cuneo. I Carabinieri raccoglievano infatti a carico di due degli arrestati albanesi, rilevanti prove circa la loro partecipazione ad un ulteriore tentato furto aggravato perpetrato la notte del 2 luglio 2014 in danno di un esercizio pubblico di Fossano: nell’occasione vennero sorpresi dai carabinieri di pattuglia nel centro cittadino e, pur di garantirsi la fuga, non esitarono a  scagliare contro i militari due grossi piedi di porco colpendo uno dei militari ad un braccio, senza conseguenze, riuscendo poi a dileguarsi.
Gli investigatori hanno inoltre dimostrato che tra il 12 ed il 30 maggio 2014 uno degli albanesi poi finiti in carcere violava ripetutamente il regime degli arresti domiciliari cui era sottoposto per recarsi a commettere reati predatori, rendendosi così responsabile del reato di evasione.
Risulta inoltre sottoposto ad indagini per favoreggiamento un tabaccaio cuneese che, nel corso del 2014, agevolava i malviventi albanesi cambiando ripetutamente, presso il proprio tabacchino,  in banconote circa 5.000 euro di monete provento di furti di videopoker e slot machine.   
Di fronte alle prove schiaccianti, due dei quattro arrestati hanno già avanzato richiesta di patteggiamento, per gli altri le posizioni processuali sono tuttora al vaglio dei magistrati.