A Fossano si discute di legislazione e ordini cavallereschi sabaudi

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Domenica alle 9.30 al Castello degli Acaja un convegno dedicato al tema con docenti ed esperti

Venerdì 14 novembre 2014 – 12.15

Domenica 16 novembre 2014, alle ore 9.30, si terrà a Fossano presso la Sala Barbero del Castello degli Acaja il convegno dal titolo “La legislazione italiana ed il patrimonio araldico cavalleresco di Casa Savoia”.

 

Il convegno vede la partecipazione dei seguenti docenti universitari ed esperti in diritto nobiliare, araldico e genealogico:  Emanuele Stefano Monti Bragadin (Università di Genova, Facoltà di Scienze Politiche), Claudio Cardellini (Università di Torino), Dott. Tomaso Giuseppe Cravarezza e Dott. Marco Di Bartolo, esperti in Diritto nobiliare, araldico e genealogico,  Avv. Aldo Bimbato, esperto in Diritto nobiliare, araldico e genealogico e Diritto internazionale pubblico e privato.

 

Gli argomenti trattati durante il convegno riguardano la situazione attuale del patrimonio araldico cavalleresco di Casa Savoia (Ordini cavallereschi della Santissima Annunziata, dei Santi Maurizio e Lazzaro e dell’Ordine Civile di Savoia) in rapporto alla legge 178/51,  tuttora regola l’ambito giuridico cavalleresco di tutti gli Ordini cavallereschi in Italia, in relazione anche all’abrogazione della prima parte della XIII Disposizione transitoria della Costituzione Italiana del 2002.

 

Un incontro fortemente voluto da Beppe Ghisolfi, vertice Crf e numero 2 nazionale Abi, che ha assunto la presidenza dell’evento d’intesa con il delegato provinciale Clemente Malvino e con le rappresentanze ai vari livelli degli Ordini cavallereschi, che convergono nuovamente su Fossano dopo i precedenti della passata primavera.

Oltre ad addetti ai lavori forensi, giuridici e accademici nonché associativi – inclusa la delegazione delle Guardie d’Onore al Pantheon – al convegno prenderanno parte anche gli interlocutori istituzionali, tra cui il viceministro alla Giustizia onorevole Enrico Costa.

 

Carmelo Cataldi, legal advisor e fra gli organizzatori operativi dell’evento, sotto l’aspetto divulgativo e scientifico, precisa: “La mission di questo incontro, come di quelli che l’hanno preceduto e degli altri che seguiranno, è far sì che si metta mano a un aggiornamento rigoroso della normativa in tema di riconoscimento dei sodalizi ordinistici cavallereschi. Un tema più pressante e urgente di quanto non si possa credere. Con riferimento a una stessa ragione sociale, si rivengono infatti in taluni casi alcune decine di ordini e associazioni che strumentalizzano il nome per ricavare vantaggi economici particolaristici, mettendo così in cattiva luce gli Ordini autentici, che portano avanti con spirito civico e patriottico i valori della Patria e della coesione socio culturale nei rispettivi ambiti storici, oltre a condurre iniziative e progetti a valenza sociale”.