Corsa in Montagna: Lorenzo Trincheri “re” dell’Etna

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Martedì 17 giugno 2014 – Ore 20.55 – Neppure il maltempo, con pioggia e grandine, è riuscito a fermare il già due volte Re dell’Etna Lorenzo Trincheri (G.S. Roata Chiusani del presidente Rita Marchisio) che ha conquistato per la terza volta consecutiva la vittoria della SuperMaratona dell’Etna, manifestazione da guinness unica nel suo genere, capace di portare gli atleti – dopo circa 43  chilometri di fatica – dal mare fino a poca distanza dal cratere di Nord-Est del vulcano attivo più alto d’Europa.

Anche quest’anno, nonostante gli organizzatori dell’Unione Sportiva Mario Tosi di Tarvisio (Udine) siano stati costretti ad abbassare il traguardo poco oltre quota 2800 accorciando il tracciato di circa un chilometro con la fine gara posta presso Pizzi Deneri nella zona antistante l’Osservatorio Vulcanologico dell’INGV, il trionfatore delle ultime due edizioni  si è imposto in 3h34’37”grazie a una gara accorta gestita alla perfezione in tutti i tratti più difficili. Alle sue spalle, così come accaduto lo scorso anno, Carmine Buccilli (3h42’42”). Nonostante la maggior esperienza, infatti, l’atleta dell’Atletica Casone Noceto – Brooks Running Team Italia non è riuscito a contrastare “Super Trink” che lo ha prima lasciato sfogare e poi, al 38° chilometro, lo ha raggiunto e superato nell’ultimo tratto. Al terzo posto l’outsider trentino Nicola Giovanelli (U.S. Primiero) che ha saputo amministrare le forze riuscendo, nel tratto più complicato, a respingere l’abbozzo di attacco portato dal siculo Vito Massimo Catania (Atletica Regalbuto) e a transitare sotto l’arco di arrivo in 4h00’16”. Tra le donne vittoria di Graziella Bonanno che ha quasi subito fatto il vuoto e si è aggiudicata la vittoria in solitaria chiudendo in 5h23’58”.
Quella del 2014 può essere tranquillamente considerata un’edizione da record grazie agli oltre duecento atleti iscritti nella gara individuale, di cui diciannove donne.

 

La gara è stata praticamente identica a quanto era accaduto dodici mesi fa: Carmine Buccilli ha, fin dai primi metri, preso la testa della corsa seguito a ruota dalla coppia formata da Trincheri e dal marocchino Cherkaoui El Makhrout (Bravetta Runners) alla sua prima esperienza su un tracciato così duro. A Piedimonte Etneo, all’ottavo chilometro, il vantaggio di Buccilli era di circa una ventina di secondi sui più diretti inseguitori. Al diciassettesimo chilometro El Makhrout ha dovuto fare i conti con un infortunio che, nonostante il tentativo di stringere i denti, lo ha poi costretto al ritiro quando aveva superato da poco metà gara. Da quel punto, nonostante il vantaggio di Buccilli aumentasse lungo le rampe della Mareneve, è iniziata la gara a inseguimento di Trincheri . L’atleta ligure è transitato a Piano Provenzana (quota 1800) con un distacco di 2’30”. Terzo Nicola Giovanelli a 18’48” seguito da Vito Massimo Catania a 20’20”.

 

Lungo la pista ricavata nella lava dell’eruzione del 2002 è venuta fuori tutta l’esperienza dell’atleta ligure che al trentottesimo chilometro ha raggiunto il battistrada, lo ha affiancato ed è andato a vincere a braccia alzate diventando il vero “Imperatore dell’Etna”. «Non sono al meglio – ha confessato Trincheri – a causa di una pubalgia che la settimana scorsa mi ha costretto al ritiro, ma non volevo mancare a una gara così affascinante che ormai mi è entrata nel cuore. Ci tenevo a vincere perché sono giunto in Sicilia con la mia famiglia e volevo fare bella figura davanti ai miei cari».